di Paolo Tomaselli, inviato a Al Khor
I francesi fermano la folle corsa del Marocco, con un gol all’inizio e uno alla fine, e tornano in finale, quarta volta dal 1998. Ma per battere l’Argentina servir la partita perfetta
AL KHOR I domatori di Leoni escono da questa immensa tenda araba nel deserto con qualche graffio, le occhiaia fonde e un cerchio alla testa. Ma stringono al petto la finale contro l’Argentina, come un tesoro prezioso. Nella bolgia dell’Al Bayt la Francia ferma la folle corsa del Marocco, con un gol all’inizio e uno alla fine. Nel mezzo — soprattutto per lunghi tratti del secondo tempo — i Leoni dell’Atlante mettono paura ai campioni del mondo in carica, che ritornano in finale quattro anni dopo: la quarta volta dal 1998, a dimostrazione di una qualit e una quantit di giocatori che nessun altro movimento calcistico possiede.
I francesi per sono pi a loro agio con la rivoluzione. E restaurare l’ordine prestabilito, contro la squadra pi incredibile di questo Mondiale, un’impresa complicata, che da una parte conferma la capacit dei Bleus di adattarsi a ogni tipo di avversario, ma dall’altra allunga delle ombre sul Re Sole Deschamps in vista della finale di Lusail, domenica pomeriggio: questa Francia non sembra pi forte della banda Messi e per centrare quel bis consecutivo che manca da sessant’anni (ultimo a riuscirci fu il Brasile) dovr fare quello che non riuscita mai a fare finora, ovvero la partita perfetta.
Certo il cammino dei francesi stato fin qui ricco di spunti molto positivi, perch una coppia da 9 gol come quella Mbapp-Giroud se la gioca alla pari con Messi-Alvarez (9 gol anche loro), per la messa a punto del motore ha bisogno ancora di un tocco del meccanico Didier, ieri senza altri due titolari pesanti come Rabiot e Upamecano, appiedati dagli effetti dell’aria condizionata.
Anche i colpi d’aria del Marocco fanno male, nonostante le condizioni delle colonne della difesa: Aguerd rinuncia nel riscaldamento e capitan Saiss sta in piedi con lo scotch. Regragui prova a ripararsi giocando a 5 dietro, ma prende subito gol per un buco di El-Yamiq, che consente a Griezmann di entrare nel cuore dell’area e servire Mbapp: i tiri della stella francese vengono rimpallati due volte, ma la manopola del flipper finisce a Theo, che con una schiacciata acrobatica di sinistro d la frustata giusta.
I rossi sono dei veri diavoli nel pressing e negli sprint ed proprio l’uscita di Saiss a ripristinare l’assetto migliore, con Amallah in pi a centrocampo. La Francia, con il potenziale offensivo che si ritrova, ha un po’ il vizio di sedersi sulla sua noblesse, procedendo per fiammate, anche se Griezmann ovunque. Giroud centra un palo abbastanza clamoroso e poi calcia alto dopo un’azione Tchouameni-Mbapp. Anche Lloris per deve fare una parata vera su Ounahi, mentre El-Yamiq in rovesciata colpisce a sua volta il palo.
Il Marocco non molla niente e questa Francia non ha una super panchina. Kolo Mouani per appena entrato segna da pochi passi il gol della liberazione nel finale, ispirato stavolta in modo pi concreto da un ingresso in area di Mbapp in bello stile: il suo tiro deviato finisce sui piedi dell’attaccante dell’Eintracht. La sofferenza francese dura comunque fino all’ultimo e Kound salva sulla linea. Per la prima volta, alla sesta partita, la Francia non subisce gol: sa soffrire, sa segnare, sa fare sempre la partita che le serve. Ma baster per ridipingere il cielo di Bleus?
14 dicembre 2022 (modifica il 14 dicembre 2022 | 23:28)
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, 2022-12-14 23:01:00, I francesi fermano la folle corsa del Marocco, con un gol all’inizio e uno alla fine, e tornano in finale, quarta volta dal 1998. Ma per battere l’Argentina servirà la partita perfetta, Paolo Tomaselli, inviato a Al Khor