Franco Berrino: Difendiamoci dal prossimo Covid con la (vera) dieta mediterranea

Franco Berrino: Difendiamoci dal prossimo Covid con la (vera) dieta mediterranea

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Il Covid-19 adesso fa meno paura, le nuove varianti sono meno aggressive e i medici sono pi preparati a gestire la malattia. probabile, tuttavia, che in futuro ci saranno altri Covid, o altre diavolerie capaci di promuovere nuove pandemie, per cui dobbiamo essere preparati. All’inizio dell’epidemia causata dal Covid-19 l’associazione LaGrandeVia ha subito raccomandato di prestare attenzione al cibo che mangiamo e all’esercizio fisico quotidiano perch gi si sapeva che chi ha un’alimentazione ricca di fibre e chi fa regolarmente esercizio fisico ha difese immunitarie significativamente migliori. Anche varie vitamine e sali minerali sono utili al sistema immunitario, in particolare lo zinco, e abbiamo raccomandato di assicurarsi di assumerne a sufficienza, eventualmente ricorrendo a integratori. Pi studi poi confermarono che lo zinco utile sia per la prevenzione sia per la terapia.

La correlazione tra l’alta glicemia e l’infezione

Gi si sapeva inoltre che lo zucchero danneggia le cellule del sistema immunitario e che le bevande zuccherate facilitano l’insorgenza di periodontiti, stomatiti, coliti, cistiti e bronchiti, per cui sarebbe stato prudente limitarne il consumo. Poi si seppe che la pandemia uccideva soprattutto i diabetici, gli obesi, gli ipertesi, i cardiopatici e in generale chi aveva la glicemia elevata: la glicemia alta in particolare aumentava il rischio di gravi complicazioni respiratorie e di mortalit per Covid-19. Pare infatti che per legarsi ai recettori cellulari ACE-2 la proteina spike del virus debba essere glicosilata, cio attaccata a molecole di glucosio, e che la glicemia alta favorisca sia l’infezione sia la sua gravit. Sarebbe stato abbastanza per dare raccomandazioni di stile di vita. Uno studio su 158 paesi mostr una significativa correlazione fra mortalit per Covid-19 e il consumo pro capite medio di bevande zuccherate; la mortalit era pi alta anche dove si consumava pi carne, succhi di frutta e latte, mentre diminuiva all’aumentare del consumo di verdure e, significativamente, di legumi.

Gli studi a favore della dieta mediterranea

Oggi tre studi mostrano che la nostra preoccupazione e i nostri consigli di stile di vita erano giustificati. La dieta mediterranea e in generale una dieta prevalentemente vegetale e integrale, ricca delle fibre dei cereali integrali, dei legumi, della verdura, della frutta e dei semi oleaginosi, e l’esercizio fisico quotidiano riducono sia il rischio di infettarsi sia, per chi contrae comunque l’infezione, il rischio di complicazioni gravi. Il primo studio, pubblicato 5 mesi fa, dell’universit di Harvard, che da decenni studia le abitudini alimentari dei lavoratori della sanit negli Stati Uniti. Su 43.000 persone esaminate 1941 riferirono uno o pi test positivi. Il rischio di infezione risultato del 22% inferiore in chi aveva una dieta che pi si avvicinava alla dieta mediterranea, e la protezione aumentava quando si consideravano le infezioni sintomatiche, i sintomi gravi e le ospedalizzazioni. La seconda pubblicazione, del 2021, riferisce di uno studio condotto in sei paesi sui medici che per lavoro erano a frequente contatto con malati di Covid-19 e riscontra differenze importanti di abitudini alimentari fra chi si infettato ma senza sintomi o solo sintomi lievi (430 persone) e chi ha avuto sintomi gravi (138 persone): chi aveva una dieta prevalentemente vegetale riduce significativamente il rischio di malattia grave, del 73%. La terza pubblicazione una meta-analisi che riporta il risultato medio di 16 studi che hanno confrontato il rischio di ammalarsi di chi fa regolarmente esercizio fisico e di chi ha una vita sedentaria. L’esercizio fisico associato a minor rischio di infettarsi (-11%), di finire in ospedale (-36%) e di morire di Covid-19 (– 43%). Ci auguriamo che per la prossima pandemia le autorit sanitarie si rendano conto di quanto lo stile di vita influenza il rischio di ammalarsi e si impegnino per informarne la popolazione.

8 febbraio 2023, 07:03 – modifica il 8 febbraio 2023 | 09:43

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