by di Cesare ZapperiNel centrodestra sono cambiati i rapporti di forza e il partito di Giorgia Meloni rivendica pi posti e il diritto di indicare il sindaco in alcune citt come Brescia e Vicenza I consensi sono cresciuti. Alle elezioni Politiche prima ed poi anche nelle Regionali in Lombardia e Lazio. Ora che i rapporti di forza dentro il centrodestra sono cambiati, Fratelli d’Italia, numeri alla mano, vuole contare di pi, sia nella scelta dei candidati sindaco o governatore che nelle giunte. Il primo caso sul tavolo quello lombardo. Dove il partito di Giorgia Meloni reclama 8 posti (oppure sei pi la vicepresidenza) nell’esecutivo che andr a formare il confermato governatore leghista Attilio Fontana. Tra questi, nella lista dei desiderata spicca l’assessorato alla Sanit, quello che vanta il maggior budget di spesa (oltre 23 miliardi, l’80 per cento del bilancio regionale). Insieme alla giunta della Lombardia, va formata anche quella del Lazio, dove ha conquistato la presidenza l’uomo indicato da Fratelli d’Italia, Francesco Rocca. Qui gli equilibri usciti dalle urne danno a FdI sette assessorati (2 alla Lega e uno a Forza Italia). Nelle prossime settimane (massimo 15 giorni) si conoscer l’esito delle trattative tra i partiti di maggioranza. A BresciaMa i nuovi rapporti di forza stanno movimentando le acque anche in realt che andranno al voto tra la prossima primavera e il 2024. I casi aperti sono diversi: a Brescia, Vicenza, alla Provincia di Trento e in Regione Piemonte. Vediamo cosa sta succedendo. Nella citt della Leonessa, per esempio, alla carica di sindaco che sta per lasciare Emilio Del Bono (Pd), eletto in Consiglio regionale sull’onda di 35 mila preferenze, ambisce l’assessore regionale uscente Fabio Rolfi, leghista. Ma Fratelli d’Italia, per ora, non vuole concedere il via libera. La coordinatrice regionale Daniela Santanch ha imposto uno stop alle fughe in avanti: Si candida per la Lega fino ad oggi — ha puntualizzato il ministro – Nulla contro Rolfi, potr essere candidato ma io parlo della compattezza dell’alleanza e nessuno ha ancora parlato del tema del sindaco di Brescia. Ne parleremo a breve. Concetto ribadito anche dal presidente del Senato Ignazio La Russa. Alla Provincia di TrentoAltro nodo da sciogliere quello della Provincia autonoma di Trento, oggi guidata dal leghista Maurizio Fugatti. Che, ovviamente, ambisce a proseguire il suo lavoro. Ma anche in questo caso da Fratelli d’Italia si fa sapere che ancora tutto da decidere. Anzi, il segretario provinciale del partito di Giorgia Meloni, Alessandro Urz, ha lanciato una candidatura alternativa, quella di Francesca Gerosa. Alle Politiche del 25 settembre scorso FdI ha conquistato il 29 per cento, la Lega il 9 per cento. Di solito vale la regola della conferma del presidente uscente (vedi Attilio Fontana), ma non sempre rispettata (Nello Musumeci in Sicilia passato al governo). A VicenzaAnche a Vicenza c’ qualche discussione sull’appoggio al sindaco uscente Francesco Rucco, indipendente con un passato in An. Il primo cittadino ha da tempo annunciato la sua ricandidatura, ma in questo caso la Lega che non ha ancora dato il via libera. Alla Regione PiemonteNel 2024 va a scadenza la Regione Piemonte, oggi guidata dall’esponente di Forza Italia Alberto Cirio. Fratelli d’Italia nei giorni scorsi ha chiesto notizie su una eventuale ricandidatura (ci sono voci che danno il governatore interessato a giocarsi le carte per un incarico da commissario europeo). Il coordinatore piemontese Fabrizio Comba ha tagliato corto: Cirio ci dica cosa vuole fare. Ma a FdI non dispiacerebbe affatto una conferma del presidente uscente. Un cambio metterebbe a rischio gli equilibri tra meloniani e leghisti. Intanto, FdI chiede di poter aggiungere un assessorato ai due che gi sono affidati a suoi esponenti. 16 febbraio 2023 (modifica il 16 febbraio 2023 | 14:05) © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,
