L’annuncio
di Andrea Ducci06 nov 2022
Ancora una volta si ricorre al maggior deficit per fare fronte agli interventi contro i rincari energetici. Questa sarà davvero l’ultima volta?
«Io non sono mai stato innamorato del deficit — dice Federico Freni, eletto alla Camera per la Lega e confermato sottosegretario al ministero dell’Economia — e credo che l’obiettivo di riduzione del debito sia di primaria importanza. Credo, tuttavia, che tempi straordinari come quelli che viviamo richiedano coraggio e visione: qualche punto di deficit oggi significa più crescita domani».
Ragionevolmente quanti soldi serviranno per finanziare le misure della legge di Bilancio?
«Circa 30 miliardi».
La premier Meloni ha indicato che buona parte del deficit aggiuntivo verrà usato per l’energia. Il resto della manovra come verrà finanziato?
«L’impatto netto sul deficit è di circa 22 miliardi: contiamo di compensare il saldo lordo della manovra con nuove coperture per circa 7,5 miliardi che originano in parte da risparmi di spesa e in parte da interventi fiscali mirati».
Dall’intervento che riduce la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza quanto pensate di poter ottenere?
«Stiamo ragionando su tempi e modi di questo intervento: non darei nulla per scontato. Dobbiamo proteggere chi non può lavorare ma non vogliamo più sostenere a spese dello Stato chi non vuole lavorare. Ma è presto per parlare di numeri esatti».
In manovra ci saranno flat tax, quota 41 e pace fiscale?
«Sono misure che costituiscono parte integrante del programma della Lega e della coalizione di centrodestra, quindi sì, ci saranno. Con la gradualità già preannunciata, ma ci saranno».
Quali altri interventi fiscali ci saranno in manovra?
«Verrà prorogata la rivalutazione di terreni e partecipazioni e sarà introdotta una misura che prevede l’assegnazione di immobili non strumentali ai soci da parte delle società commerciali con un’imposizione ridotta. Saranno rinviate di un altro anno sugar tax e plastic tax».
E i bonus edilizi, che sorte avranno?
«Anche i bonus verranno razionalizzati e stabilizzati: da un lato saranno prorogati i termini per usufruire del superbonus sulle ristrutturazioni energetiche per i contribuenti nelle fasce di reddito più basse, dall’altro sarà rivisto il decalage per i prossimi anni. Di sicuro sarà l’ultimo intervento: il settore ha bisogno di certezza, non di leggi che cambiano ogni mese».
L’inflazione sopra l’11% intanto erode il potere d’acquisto delle retribuzioni. Cosa vi aspettate?
«Il tasso di inflazione dovrebbe attenuarsi a partire dall’inizio del 2023, visto che i livelli dell’indice dei prezzi si confronteranno con quelli già molto elevati di inizio 2022. Se, come gli indicatori ci dicono, il prezzo del gas è destinato a calare e stabilizzarsi, allora anche l’inflazione calerà. Ci attendiamo segnali importanti in questo senso già dal secondo trimestre 2023».
La prossima settimana è atteso il nuovo decreto con le misure contro il caro bollette di famiglie e imprese.
«Il decreto conterrà nuove misure di mitigazione del costo dell’energia, incluso il taglio delle accise sui carburanti fino al 31 dicembre. Una parte dei fondi sarà utilizzata per anticipare alcune spese per investimenti pubblici e per introdurre una nuova misura».
Di cosa si tratta?
«Daremo la possibilità alle imprese di erogare un premio ai dipendenti esente da tassazione fino a tremila euro. Le imprese potranno così aiutare i dipendenti a fronteggiare il rincaro del costo della vita senza l’interposizione di un cuneo fiscale e senza cristallizzare aumenti salariali che potrebbero risultare insostenibili».
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, 2022-11-06 11:07:00, Il sottosegretario all’Economia Freni: «Le imprese così potranno aiutare i dipendenti a fronteggiare il rincaro del costo della vita senza l’interposizione di un cuneo fiscale e senza cristallizzare aumenti salariali che potrebbero risultare insostenibili», Andrea Ducci