I frullati e centrifugati possono sostituire un pasto? Come farli al meglio?

I frullati e centrifugati possono sostituire un pasto? Come farli al meglio?

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di Silvia Turin

Esistono tre modalit di sminuzzare frutta e verdura per renderle appetibili e bevibili: i frullati (o smoothie), i centrifugati e i succhi derivati da estrattore. Quali sono le differenze dei prodotti ottenuti e che cosa sia meglio scegliere

Per rimettersi in forma, aggiungere un tocco salutare alla dieta, ma anche far digerire ai bambini riluttanti le odiate verdure ci sono i centrifugati. Come farli nel modo corretto? Ma, soprattutto, possono davvero sostituire un pasto? In realt esistono tre possibili modalit (e altrettanti strumenti da cucina) di sminuzzare frutta e verdura per renderle appetibili e bevibili: i classici frullati detti anche, con un termine di moda, smoothie, i centrifugati veri e propri e i succhi ottenuti invece con l’estrattore.

Il frullato

Lo smoothie fatto con un frullatore di quelli a bicchiere, o contenitore, che ha un numero di giri molto alto e sminuzza finemente la componente fibrosa degli ingredienti. Il consiglio fare in modo che ci siano due parti su tre di verdure e una su tre di frutta — dice Stefano Erzegovesi, nutrizionista e psichiatra —. La frutta non deve prevalere per non esagerare con la componente zuccherina; allo stesso modo bisognerebbe non aggiungere altro zucchero. Non devono mancare acqua e ghiaccio e, se piace, una bevanda vegetale (ad esempio di soia o di mandorla) per rendere il tutto pi cremoso. Il ghiaccio aiuta a conservare meglio vitamine, minerali e antiossidanti presenti nei cibi che potrebbero ossidarsi troppo quando riscaldati dalle lame del frullatore. I classici frullati sono: mela, carota e zenzero; sedano, carota e spinaci; anguria, melone, scorza di limone e zucchine. Per potenziare l’effetto antiossidante si possono aggiungere erbe e spezie: basilico, prezzemolo, peperoncino. Il pregio dello smoothie che tutta la componente di fibra rimane integra. un bene— precisa l’esperto— perch giova al microbiota, rallenta l’assorbimento del colesterolo, abbassa l’indice glicemico e riempie. Lo svantaggio che un frullato sazia molto meno rispetto a frutta e verdure intere: Mancano masticazione ed effetto volume: nello stomaco transita pi velocemente e riempie meno, spiega Erzegovesi.

Il centrifugato

La centrifuga per alimenti, invece, frantuma frutta e verdura ad alta velocit e il prodotto che ne deriva viene spinto contro un filtro da un’intensa forza appunto centrifuga: L’effetto finale un succo un po’ pi ossidato dello smoothie: le fibre spariscono quasi del tutto, il che significa un po’ meno nutrienti, come vitamine e antiossidanti, e molto meno cibo per i nostri batteri amici, chiarisce lo specialista.
Una via di mezzo il succo che esce da un estrattore: C’ una specie di vite che, anzich frantumare violentemente la verdura e la frutta, un po’ come se “masticasse” la fibra. Il prodotto, schiacciato in maniera pi delicata, viene poi filtrato con un processo pi fine rispetto a quello del centrifugato, cos abbiamo una bevanda con componenti meno ossidate che conserva un po’ meglio i principi nutrizionali. Ha comunque poche fibre come il centrifugato e lo svantaggio, rispetto al centrifugato, che normalmente spreme con meno forza, quindi ha una resa un po’ pi bassa, osserva Erzegovesi.

Si possono conservare i frullati?
Il consiglio cercare di berli il prima possibile. Comunque, mettendoci il ghiaccio, si possono conservare anche in frigorifero, dice Erzegovesi.

Questi beveroni possono sostituire un pasto?
No— risponde il nutrizionista— , sono comunque l’equivalente della verdura e frutta che contengono. Ci sono smoothie che inglobano anche frutta disidratata (tipo datteri o albicocche secche) o frutta a guscio: in quel caso il bilancio proteico e di carboidrati migliore, ma si tratterebbe di un pasto poco saziante per via della consistenza semiliquida.

Possono sostituire la frutta e la verdura mangiata normalmente?
Sicuramente no, perch si perde uno dei beni pi preziosi che la fibra. I prodotti come si trovano in natura hanno una struttura, una concentrazione di nutrienti che la pi equilibrata. Le alternative di cui si detto si possono consigliare a persone poco attratte dalla verdura o dalla frutta intera, oppure a tutta la categoria delle persone anziane o che hanno problemi con la masticazione.

Indicazioni specifiche?
C’ tuttavia uno specifico utilizzo per persone che hanno malattie dell’intestino per cui richiesta una dieta povera di fibre, conclude l’esperto.

12 febbraio 2023 (modifica il 12 febbraio 2023 | 12:21)

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