il credito
di Daniela Polizzi26 ott 2022
Si profila un nuovo scoglio da superare per Mps, la banca guidata dal ceo Luigi Lovaglio impegnata nell’aumento di capitale da 2,5 miliardi, un’operazione complessa che non sta raccogliendo l’entusismo del mercato ma che ha trovato consenso in una folta platea tra investitori e banche garanti della ripatrimonializzazione. Secondo quanto scrive il Financial Times nella sua edizione online, «i funzionari di Bruxelles temono che la raccolta fondi da 2,5 miliardi di euro per la banca più antica del mondo, il Monte dei Paschi di Siena, possa costituire un aiuto di Stato illegale».
Le commissioni alle banche
L’Antitrust Ue avrebbe messo la lente sui 125 milioni di commissioni che andranno al consorzio delle banche garanti — tra cui Citigroup, Bank of America, Credit Suisse, Mediobanca — più Algebris che si fanno carico dell’eventuale sottoscrizione di 857 milioni di inoptato. «Gli investitori internazionali — scrive il quotidiano — affermano che tale commissione è eccezionale e fuori mercato». Il Tesoro ha dato garanzia sulla sottoscrizione, pari a 1,6 miliardi, per coprire il suo 64% delle azioni dell’aumento di capitale, che è stato lanciato la scorsa settimana «solo dopo che ai sottoscrittori è stato offerto un accordo insolitamente redditizio», osserva il quotidiano della City, evidenziando che «secondo le norme dell’Ue, lo Stato può partecipare solo se tutti gli investitori, pubblici e privati, sono soggetti alle stesse condizioni». «La domanda — ha affermato al foglio britannico un funzionario Ue a condizioni di anonimato — è se a una qualsiasi delle parti che sostengono l’emissione di diritti sia stato offerto un trattamento più vantaggioso rispetto ai contribuenti italiani che non ricevono alcuna offerta di riduzione del rischio o altri incentivi». Secondo quanto emerge, invece, tutti gli investitori, a vario livello ricevono commissioni per la partecipazione e non ci sarebbero asimmetrie. E l’aumento si confermerebbe come «operazione di mercato».
La Commissione
Interpellata, la Commissione europea ha detto di non avere commenti specifici sull’aumento di capitale di Mps. Lo riferisce la portavoce Ue responsabile per la Concorrenza, Arianna Podestà, dopo le indiscrezioni diffuse dal Financial Times sulle preoccupazioni dell’Antitrust Ue legate alla ricapitalizzazione dell’istituto. «In generale spetta allo Stato membro valutare se una misura specifica comporti un aiuto di Stato», precisa, ricordando che se una misura costituisce aiuto di Stato deve essere notificata dal Paese a Bruxelles «per la valutazione» prima che qualsiasi aiuto sia concesso ai beneficiari «a meno che non sia coperta da esenzioni per categoria». Anche Mps non commenta.
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, 2022-10-26 14:21:00, Secondo il Financial Times i funzionari di Bruxelles temono che la raccolta fondi da 2,5 miliardi del Monte dei Paschi di Siena possa costituire un aiuto di Stato illegale. Nella lente i 125 milioni di commissioni che andranno al consorzio delle banche garanti dell’eventuale inoptato. La Commissione: «Non abbiamo commenti sull’aumento» , Daniela Polizzi