Gaia Randazzo, il mistero della 20enne sparita sul traghetto. La famiglia non crede al suicidio: «Le hanno fatto del male»

Gaia Randazzo, il mistero della 20enne sparita sul traghetto. La famiglia non crede al suicidio: «Le hanno fatto del male»

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di Lara Sirignano

La ragazza, che viveva a Codogno, era in compagnia del fratello di 15 anni: salpati da Genova stavano andando insieme dai genitori in Sicilia. Il giallo dell’ultimo messaggio all’ex fidanzato. Lui: «Era stata lei a lasciarmi»

Voleva prendere la patente, aveva mandato il curriculum in giro per trovare un lavoro, era allegra, faceva progetti. Impossibile che abbia deciso di uccidersi. Angela e Rocco Randazzo non hanno dubbi: Gaia, la loro figlia 20enne, sparita nel nulla mentre, con il fratellino di 15 anni, in traghetto viaggiava da Genova a Palermo, non si è suicidata buttandosi in mare come sospettano gli investigatori.

«Temiamo che le sia accaduto qualcosa di brutto, che sia stata aggredita», dice il legale della famiglia, l’avvocato Aldo Ruffino che lancia un appello a chiunque abbia visto la giovane a bordo della nave la notte tra il 10 e l’11 novembre. «Aiutateci a ritrovarla — dice —. Qualunque dettaglio, qualunque notizia può essere utile a capire cosa è accaduto e magari a salvarla da una situazione di pericolo».

Un «sos» lanciato su input dei genitori che non si rassegnano all’idea del suicidio. Gaia viveva a Codogno, in provincia di Milano, ma era molto legata alla Sicilia dove la famiglia ha diversi parenti e stava andando per una settimana dalla nonna che vive a Cinisi. Si era imbarcata con il fratello 15enne a Genova e sarebbe dovuta arrivare a Palermo la mattina dell’11 novembre. Prima di salire a bordo aveva chiamato i suoi, era allegra, progettava una visita all’acquario. Durante la notte — i due fratelli non avevano preso una cabina e dormivano su due poltrone nel salone della nave Superba della GNV — è sparita.

Il fratello non sa dire quando si sia allontanata perché dormiva. Non trovandola accanto però si è allarmato, l’ha cercata e poi ha chiesto aiuto all’equipaggio. Il traghetto è stato setacciato palmo a palmo, ma di Gaia nessuna traccia. Gli inquirenti hanno trovato il cellulare della ragazza e la sua felpa, lasciata su una panchina della nave. Sul telefonino un messaggio, mai inviato, diceva «Ti amo, addio», ed era diretto al ragazzo che Gaia frequentava da 4 mesi. Indizi, per gli investigatori, della decisione della giovane di farla finita dopo una delusione amorosa.

Ma l’ex fidanzato, sentito dai genitori, racconta un’altra versione della storia. Sarebbe stata Gaia a lasciarlo qualche giorno prima di partire. E poi, si chiede la famiglia che esclude che la ragazza fosse depressa, perché togliersi la felpa prima di gettarsi in mare? Del corpo, in acqua, non è stata trovata traccia. E nessuna risposta sarebbe arrivata dalle telecamere della nave che, secondo quanto risulta, non sarebbero state in funzione. Un giallo tutto da risolvere, dunque. Qualcuno potrebbe aver fatto del male alla giovane e averla rapita. «Le testimonianze sono fondamentali. Dateci una mano», chiede l’avvocato.

25 novembre 2022 (modifica il 25 novembre 2022 | 13:10)

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, 2022-11-25 12:15:00, La ragazza, che viveva a Codogno, era in compagnia del fratello di 15 anni: salpati da Genova stavano andando insieme dai genitori in Sicilia. Il giallo dell’ultimo messaggio all’ex fidanzato. Lui: «Era stata lei a lasciarmi», Lara Sirignano

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