Galimberti: Non occorre uneducazione sessuale ma sentimentale. Quel passaggio da pulsione a emozione. Riempiamo le scuole di letteratura. I ragazzi sanno già cosè il sesso

In una puntata di “In Onda”, programma di approfondimento giornalistico su La 7, il filosofo Umberto Galimberti ha offerto una prospettiva innovativa sull’educazione giovanile, enfatizzando l’importanza di un approccio sentimentale più che puramente sessuale.

Galimberti sostiene che i giovani d’oggi siano già ampiamente informati sul sesso, ma ciò che manca è una comprensione più profonda delle emozioni e dei sentimenti che lo accompagnano.

Galimberti evidenzia un aspetto cruciale dell’educazione sentimentale: la transizione da pulsione a emozione e da emozione a sentimento. Il processo, secondo il filosofo, è fondamentalmente un fenomeno culturale, che necessita di essere coltivato e compreso nel contesto educativo. Il concetto si distacca dall’educazione sessuale tradizionale, spostando il focus sulla dimensione emotiva e relazionale del sesso.

Una delle proposte più significative di Galimberti è quella di riempire le scuole di letteratura. La letteratura, con la sua capacità di esplorare e descrivere la complessità delle emozioni umane, può essere uno strumento fondamentale per sviluppare la sensibilità emotiva e sentimentale dei giovani. Attraverso i grandi romanzi, le poesie e le opere teatrali, gli studenti possono imparare a comprendere meglio i propri sentimenti e quelli altrui, coltivando una maturità emotiva che va oltre la semplice conoscenza fisica del sesso.

Galimberti riconosce che i giovani di oggi sono ben informati sulle questioni sessuali, ma ciò che spesso manca è la capacità di collegare queste esperienze con la componente psichica. Secondo il filosofo, l’educazione sentimentale nelle scuole può colmare questa lacuna, aiutando i giovani a sviluppare una comprensione più completa e matura della sessualità, integrata con un forte senso emotivo e sentimentale.