di Redazione PoliticaPolemiche nel centrosinistra per l’intesa con il governo del Cairo alla luce degli sviluppi del caso Regeni Il presidente di Egas, Magdy Galal, e il direttore generale Natural Resources di Eni, Guido Brusco, hanno firmato al Cairo un accordo quadro che consentirà di massimizzare la produzione di gas e le esportazioni di Gnl. Questo accordo – spiega una nota – mira a promuovere l’esportazione di gas egiziano verso l’Europa, e in particolare verso l’Italia. La decisione però scuote il mondo della politica, in particolare nel centrosinistra. L’accordo con l’Egitto sul gas, alla luce degli ultimi sviluppi sul caso Regeni, «mi lascia tantissimi dubbi», dice Enrico Letta. Che puntualizza: «Vogliamo che il governo prenda una posizione forte nei confronti dell’Egitto». Durissimo anche il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni: «Un giorno fanno un tweet indignato con l’Egitto per l’omicidio di Giulio Regeni e per i continui depistaggi per evitare l’arresto degli assassini, ufficiali del regime. Il giorno dopo gli stessi fanno un accordo con il medesimo regime del Cairo per avere il gas. Le due cose evidentemente non stanno insieme». Mentre Massimo Ungaro, membro della commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni, e parlamentare di Italia viva parla di tempistica «infelice». D’altro avviso Carlo Calenda che attacca il segretario dem: «Enrico Letta, vuoi lo stop immediato e totale al gas russo ma non vuoi il gas egiziano perché l’Egitto viola i diritti umani. Però non vuoi neanche il carbone per sostituire temporaneamente il gas russo, perché inquina. Hai una soluzione o facciamo solo retorica?». 14 aprile 2022 (modifica il 14 aprile 2022 | 16:31) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-04-14 14:34:00, Polemiche nel centrosinistra per l’intesa con il governo del Cairo alla luce degli sviluppi del caso Regeni, Redazione Politica