la trattativa in europa
di Francesca Basso12 ott 2022
Kadri Simson, commissario Ue all’energia
DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE
BRUXELLES – Germania e Olanda in un documento non ufficiale elencano dieci azioni necessarie, dal loro punto di vista, per fronteggiare l’emergenza energetica di cui dovrebbe tenere conto la proposta legislativa che la Commissione Ue presenterà nei prossimi giorni (le attese sono per martedì 18 ottobre). E non c’è un tetto al prezzo del gas, fatta eccezione nella forma di un cap al metano russo (nessun accenno al «tetto dinamico» proposto da Italia, Grecia, Belgio e Polonia) mentre si parla di piattaforma comune di acquisti, di rafforzamento della diplomazia energetica con i Paesi fornitori più affidabili, di un nuovo benchmark, ma volontario, per il Gnl importato, di riduzione del consumo. Quanto al Ttf di Amsterdam Germania e Olanda sono disposte a discutere ulteriori misure per affrontare l’alta volatilità come i circuit breaker (i cosiddetti interruttori automatici), che sarebbero previsti anche dalla proposta della Commissione.
Il documento, visionato dal Corriere, ha l’obiettivo di dare un contributo alla discussione in corso in queste ore a Praga al consiglio Energia informale a cui partecipano i ministri dei 27 Stati membri e la commissaria Ue Kadri Simson, che entrerà nel dettaglio della proposta legislativa che sarà presentata dalla Commissione a giorni. Il non-paper è perfettamente in linea con le posizioni della Commissione. Nei giorni scorsi a Bruxelles e in diverse capitali c’è stata proprio la polemica sul fatto che la linea della Commissione Ue sulle misure di emergenza da adottare per contenere il prezzo del gas tenesse conto principalmente delle esigenze tedesche a discapito delle richieste di molti Stati membri. Il premier Mario Draghi al Consiglio europeo di Praga del 7 ottobre scorso è stato molto duro con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e con i Paesi nordici, dicendo loro in modo diretto che «la recessione sarà colpa vostra».
Nell’ultimo punto del documento — il punto n. 10 Valutazione d’impatto — Germania e Olanda chiedono che la Commissione includa «nella sua proposta un’analisi approfondita di tutte le misure proposte in merito agli effetti sulla domanda di gas, sulla sicurezza dell’approvvigionamento e sulla transizione energetica, nonché sugli effetti sui mercati fisici e finanziari (e sul regolamento delle posizioni delle parti di mercato) insieme alla Dg Fisma, alle autorità di vigilanza finanziaria nazionali ed europee, alle parti di mercato e agli operatori delle borse del gas». Aprono però «a discutere congiuntamente ulteriori misure in uno spirito di solidarietà tra gli Stati membri, per mitigare gli effetti della crisi in atto nel breve periodo, oltre a proporre soluzioni preventive a lungo termine». Si tratta di capire cosa intendono Germania e Olanda per «misure di solidarietà» che mitighino gli effetti della crisi nel breve periodo, visto che le soluzioni che hanno indicato richiedono tempo e gli effetti non si vedranno a breve.
I due Paesi, che da mesi stanno dicendo no a un tetto al prezzo del gas in ogni sua forma nonostante il numero crescente di Paesi Ue che lo chiedano, scrivono nella parte introduttiva che «dobbiamo fare di più e con un approccio europeo comune. Dobbiamo abbassare insieme i prezzi del gas e diventare indipendenti dal gas russo il prima possibile, garantendo così la sicurezza degli approvvigionamenti ed evitando il razionamento del gas. La mancata adozione di misure sufficienti indebolirebbe il nostro mercato interno, danneggiando le nostre economie e la solidarietà tra i cittadini e tra gli Stati membri e minerebbe la fiducia nei nostri sistemi politici».
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, 2022-10-12 13:38:00, Riuniti a Praga i ministri dell’Energia dei 27 Paesi Ue per un Consiglio informale. Germania e Olanda (appoggiate dalla Commissione Ue) propongono acquisti comuni e «diplomazia» energetica, Francesca Basso