Consumi
di Fausta Chiesa9 febbraio 2023
Gas, prezzi crollati da settembre
La tempesta si sta placando. Da circa 200 euro al megawattora a fine settembre ai circa 55 euro/MWh di media a inizio febbraio. Il prezzo del gas sul mercato europeo di riferimento, il Ttf di Amsterdam (l’8 febbraio quotava poco sopra i 54 euro/MWh) e il Psv italiano di conseguenza (61 euro/MWh) sono crollati e ora le aziende energetiche che forniscono contratti luce e gas pagano il metano un quarto rispetto a cinque mesi fa. Chi ha il contratto a prezzi variabili indicizzato alle quotazioni dei mercati all’ingrosso (il Pun per la luce e il Psv per il gas) sta beneficiando dei ribassi. Ma chi ha il contratto fisso scaduto rimasto spiazzato al momento del rinnovi. Se, infatti, ha beneficiato del blocco del prezzo per decreto (per i contratti non scaduti la modifica unilaterale del prezzo vietata fino al 30 giugno 2023), quando arrivata la scadenza delle condizioni economiche sono scattati i rincari, che sono permessi solo per i contratti scaduti. Molti contratti scadevano a inizio 2023 e la legge prevede che le offerte del nuovo prezzo siano fatte dal fornitore almeno 90 giorni prima della scadenza. Per cui le proposte di rinnovo ai contratti in scadenza a fine anno sono state fatte alla fine di settembre, quando il prezzo era ancora molto alto. Quindi le offerte si basavano su quotazioni ormai vecchie rispetto al periodo a cui sarebbero state applicate. Questo sempre stato cos, ma il passato il prezzo del gas era stabile e non volatile come da un anno e mezzo a questa parte. Ora c’ chi pensa di fare uno sconto o di dare un bonus ai clienti. Vediamo chi sono queste aziende e quali utilities offrono ancora contratti nuovi a prezzo fisso.
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