di Marco Galluzzo
Il premier replica alla Russia. «Sanzioni indecenti? Di indecente ci sono solo i massacri che vediamo ogni giorno»
Non sono ancora d’accordo, ma hanno fatto piccoli passi avanti. Li divide la posizione su un tetto al prezzo del gas importato dalla Ue, Mario Draghi lo vorrebbe subito, dice che è fattibile, che la Russia non potrebbe che subirlo visto la Ue è il maggior importatore mondiale, ma il premier olandese Mark Rutte è fra coloro che nell’Unione si oppone. Almeno sinora. Ora, dopo il confronto con il presidente del Consiglio, a Roma, dice che «se la misura funziona decideremo, non ne facciamo una questione ideologica, ma pragmatica, esamineremo pro e contro e decideremo con pragmatismo».
A Palazzo è lo stesso Draghi a parlare di «passi avanti» sul price cap. L’Olanda, insieme alla Germania, è fra i Paesi della Ue che finora si è detta scettica, se non spaventata, da una misura che per Rutte «ha dei rischi». Ma il nostro capo del governo è soddisfatto del confronto: «Non sono riuscito ancora a convincerlo, ma lui ha fatto un passo fondamentale, mi ha assicurato che non c’è nessuna prevenzione di principio, che avrà approccio aperto ed esaminerà tutte le questioni a favore che è molto di più di quanto avesse fatto finora».
Insomma piccoli passi di avvicinamento, il giorno dopo una dichiarazione di Draghi molto esplicita sul tema, ovvero l’ipotesi che Roma vada avanti da sola in assenza di un accordo in sede europea. Un accordo che il presidente del Consiglio sta cercando e chiedendo, prima possibile, anche perché «le politiche energetiche che rispondono a questa crisi non possono gravare solo sui bilanci nazionali».
Di sicuro, ancora sul price cap, aggiunge Draghi, «acquistando a questi prezzi stiamo finanziando indirettamente la guerra della Russia, una guerra di cui Mosca dovrà rendere conto». E se la posizione dell’Italia viene giudicata «indecente» dal governo russo, la risposta è la seguente: «Di indecente ci sono solo i massacri che vediamo ogni giorno», replica Draghi.
Rutte fa anche i complimenti a Draghi per le misure economiche e le riforme finora varate: «Sono impressionato dalla modernizzazione di un’economia forte, dai grandi passi avanti sulla concorrenza, passi avanti che dobbiamo fare tutti, per far diventare Europa una vera potenza mondiale». Ma poi si torna ancora sul nodo del gas e su un punto i due sono d’accordo: «Non siamo ancora pronti a fermare le forniture». Anche se su questo punto Draghi sta pressando più di tutti in sede Ue. Lo ha detto appena ieri: «E’ più importante il termosifone o la pace?», una domanda retorica.
7 aprile 2022 (modifica il 7 aprile 2022 | 15:11)
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, 2022-04-07 13:33:00, Il premier replica alla Russia. «Sanzioni indecenti? Di indecente ci sono solo i massacri che vediamo ogni giorno», Marco Galluzzo