di Paolo Conti Il giornalista e scrittore Gennaro Sangiuliano ha assunto l’incarico di ministro della Cultura nel governo guidato da Giorgia Meloni. Classe 1962, nonostante la formazione giuridica, coltiva una vera e propria passione per la storia contemporanea «La cultura è sempre stato il mio alimento. Sono orgoglioso di possedere una biblioteca di 15.000 libri nella mia casa e di aver condiviso la mia conoscenza con molti studenti nei 20 anni di insegnamento all’università». Sono le prime parole del neoministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, intervistato dall’Adnkronos poco dopo la lettura del nuovo esecutivo da parte di Giorgia Meloni. Sangiuliano, direttore del Tg2 in carica, annuncia che «stasera saluterà i colleghi in redazione» per poi passare il testimone ad interim al vicedirettore anziano Carlo Pilieci. «Il passaggio da Saxa Rubra al Collegio Romano? Una grande responsabilità in cui metterò tutto il mio impegno e la mia concentrazione», aggiunge. E conclude: «Il mio motto sarà la canzone civile ‘All’Italia’ di Giacomo Leopardi che inizia così: ‘O patria mia,, vedo le mura e gli archi e le colonne e i simulacri e l’erme torri degli avi nostri, ma la gloria non vedo’». La storia di Gennaro Sangiuliano, nuovo ministro della Cultura e attuale direttore del Tg2, affonda le sue radici a Napoli, dov’è nato nel 1962, e nel Fronte della Gioventù e nel Movimento Sociale Italiano. Il suo esordio nella politica è da consigliere circoscrizionale, proprio a Napoli, nel quartiere Soccavo. In parallelo, dopo la laurea in Giurisprudenza alla Federico II e il dottorato di ricerca in Diritto ed Economia, comincia la sua carriera giornalistica: «Canale 8», «L’Opinione del Mezzogiorno». Quindi «l’Indipendente» e la direzione del quotidiano «Roma» dal 1996 al 2001. Poi collabora per diverse testate, tra cui «l’Espresso», «il Sole 24 ore», «il Foglio» ai tempi della direzione di Giuliano Ferrara, «il Giornale». — I ministri del governo Meloni: l’elenco completo Alle elezioni del 2001 si candida alla Camera per la Casa delle Libertà ma non viene eletto. Approda poi alla Rai nel 2003 e comincia la sua carriera alla Tgr, diventa caporedattore e passa al Tg1. E lì comincia una stagione che lo rende molto popolare col grande pubblico come inviato in Bosnia, in Kosovo e in Afghanistan. Molti gli riconoscono sintesi e capacità di analisi del contesto politico internazionale. Nel 2009 diventa vicedirettore del Tg1, con la direzione di Augusto Minzolini, e dall’ottobre 2018 è direttore del Tg2. Ora, dopo la nomina a ministro della Cultura, la testata giornalista del secondo canale Rai Da tempo scrive libri legati ai suoi interessi culturali. Nel 2008 pubblica per Mursia una biografia di Giuseppe Prezzolini, finalista al Premio Acqui Storia. Nel 2012 scrive per Mondadori « Scacco allo zar: 1908-1910: Lenin a Capri, genesi della rivoluzione» che piace molto a Raffale La capria che ne scrive sul Corriere della Sera. Sempre per Mondadori realizza una trilogia di biografie di Vladimir Putin, Hillary Clinton e Donald Trump. In particolare la biografia di Putin resta a lungo in classifica nella saggistica nel 2013. L’ultimo libro, nel 2019, è dedicato al presidente cinese Xi Jinping. Nel 2020 riceve il premio internazionale Ischia Giornalismo. 21 ottobre 2022 (modifica il 21 ottobre 2022 | 19:43) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-10-21 17:18:00, Il giornalista e scrittore Gennaro Sangiuliano ha assunto l’incarico di ministro della Cultura nel governo guidato da Giorgia Meloni. Classe 1962, nonostante la formazione giuridica, coltiva una vera e propria passione per la storia contemporanea,