di Claudio Del Frate
Berlino deve fare di necessit virt e fare ricorso a fonti fossili. I manifestanti occupano le case per fermare le ruspe. Proteste anche nel resto del Paese. Il cancelliere Scholz: stato superato il limite
Un piccolo villaggio nel nord della Germania – Luetzerath – dovr essere interamente demolito per consentire l’ampliamento di una vicina miniera di carbone. La decisione stata presa dal governo tedesco per fronteggiare la crisi energetica che ha costretto a fare maggiore ricorso a fonti fossili. L’arrivo delle ruspe a Luetzerath ha scatenato per la protesta degli ambientalisti che sono arrivati in massa sul posto e ha hanno finora impedito che venisse portata a termine la demolizione delle case. Venerd giunta sul posto anche Greta Thunberg che ha criticato sia il comportamento della polizia sia la decisione della Germania di fare ulteriore ricorso al carbone.
La giornata di oggi – sabato – potrebbe essere ulteriormente tesa: in programma una manifestazione alla quale sono attesi 8.000 partecipanti, secondo gli organizzatori. Il governo di Berlino ha dovuto gi correggere in corsa la sua politica energetica pi volte. Alla fine del 2021 aveva deciso di spegnere i suoi sei reattori nucleari per accelerare la transizione green. L’attacco russo all’Ucraina e la conseguente crisi energetica ha costretto per a rivedere gli obiettivi: tre centrali atomiche sono rimaste in funzione e si deciso di fare maggiore affidamento sul carbone per sostituire il gas russo.
Da qui scaturita la decisione di potenziare il sito estrattivo di Luetzerath, nella regione carbonifera del Nord Reno-Westfalia , divenuto un simbolo delle contraddizioni tra l’ambizione verde dell’Europa e la dura realt imposta dal conflitto ucraino. La coltivazione di un nuovo filone a cielo aperto stata autorizzata fino al 2030 ma questo ha costretto alla demolizione i vecchi fabbricati dell’abitato (da tempo sgomberato).
Questa la pi grande fonte di CO2 in Europa. Si tratta di emissioni che colpiscono le persone di tutto il mondo. Ci significa che siamo qui anche per le persone che vogliono fare sentire la loro voce quando il governo non osa farlo ha dichiarato Luisa Neubaue, leader tedesca di Friday for future e animatrice della protesta. Per fermare la demolizione gli attivisti hanno occupato le case e sono saliti su alcuni alberi. Questa ha contagiato negli ultime giorni anche altri punti della Germania: attivisti hanno occupato l’ufficio del ministro dell’economia Robert Habeck a Flensburg metrea Berlino atti vandalici sono stati messi a segno nel quartiere Mitte.
A dare man forte alla contestazione arrivata venerd a Luetzerath anche Greta Thunberg, divenuta icona planetaria delle battaglie a difesa del clima e dell’ambiente. Nel definite violento il comportamento della polizia e assurda la decisione di riattivare una miniera di carbone. Greta ha detto che vogliamo mostrare come il potere delle persone, come la democrazia.
La battaglia di Luetzerath divenuta rilevante al punto da far prendere posizione anche al cancelliere Olaf Scholz: C’ un confine che stato superato laddove le proteste diventano violente, ha dichiarato al quotidiano. Scholz ha respinto le accuse secondo cui gli obiettivi climatici della Germania sono a rischio: Questa accusa non vera. esattamente il contrario: stiamo agendo in modo da raggiungere i nostri obiettivi climatici, ha affermato. Forse la protesta dovrebbe essere diretta contro il fatto che ci vogliono sei anni per ottenere l’approvazione di una turbina eolica. Se vogliamo raggiungere la transizione energetica, abbiamo bisogno di impiantare da tre a quattro grandi turbine eoliche in Germania ogni giorno.
13 gennaio 2023 (modifica il 14 gennaio 2023 | 00:06)
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