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La polizia smuove la folla a colpi di bastoni, gli uomini che portano la bara ondeggiano e il feretro rischia di cascare
di Davide Frattini, corrispondente da Gerusalemme / CorriereTv
GERUSALEMME – La polizia smuove la folla a colpi di bastoni, gli uomini che portano la bara ondeggiano, il feretro rischia di cadere. Shirin Nasri Abu Aqla, la giornalista di Al Jazeera uccisa a Jenin mercoledì 11 maggio, è ormai un simbolo politico. Gli arabi la celebrano come la «voce della Palestina» e accusano gli israeliani di averla ammazzata durante gli scontri nella città a nord della Cisgiordania, mentre un’indagine interna all’esercito per ora sostiene di non poter stabilire chi abbia sparato senza il bossolo recuperato dai palestinesi durante l’autopsia. Adesso gli agenti provano a spiegare di essere intervenuti contro i lanci di pietre e gli slogan nazionalisti. Restano le immagini convulse di quello che doveva essere un momento di raccoglimento nel dolore.
13 maggio 2022 – Aggiornata il 13 maggio 2022 , 21:39
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, 2022-05-13 19:39:00, La polizia smuove la folla a colpi di bastoni, gli uomini che portano la bara ondeggiano e il feretro rischia di cascare,