di Edoardo Iacolucci
Nessuna data per la ripresa. L’avviso beffa: «Dal 3 ottobre a fine esigenze»
Il tram 2 non trova pace. Un piccolo cartello al capolinea di piazzale Flaminio indica che la linea tranviaria, che arriva a piazza Mancini, è ferma «dal 3 ottobre scorso fino a fine esigenze»: ovvero a data da destinarsi, ma il linguaggio criptico dell’Atac suona come una beffa per gli utenti. La linea dopo un anno di stop e il gran ritorno, molto atteso dagli utenti, con la sostituzione dei binari nel dicembre scorso, è un’altra volta fuori uso ed è stata sostituita dai bus sull’intero percorso. I mezzi sostano su piazzale Flaminio, a pochi metri dalla fermata originaria del tram e di conseguenza lo spazio del capolinea, dove sono stati installati i nuovissimi binari, è diventato un paradiso per la sosta selvaggia.
«Le macchine sono tutte parcheggiate sulle nuove rotaie davanti il nostro negozio – racconta Gianfranco, mentre lavora nel caffè Castroni. Soprattutto in settimana, perché è pieno di uffici. Quelli dell’Atac vengono lo stesso a pulire i binari, a fare un po’ di manutenzione: ma a quale scopo se il tram non c’è e non si sa nemmeno quando riprenderà a viaggiare?». Il giallo sulla data di ripresa del servizio tramviario che manca sul cartello informativo, interroga residenti e lavoratori della zona che tentano di indovinare la risposta: «I lavori dovrebbero finire a dicembre – interviene Giorgia, collega di Gianfranco – speriamo». In realtà la fine dello stop non è stata aggiornata perché l’Atac non sa con precisione quando riprenderà la mobilità: «Non dipende da noi – spiega Maurizio Sgroi, ufficio stampa dell’azienda – ma dalle ditte esterne che stanno eseguendo dei lavori a piazza Ungheria, che insistendo su una parte di strada dove passano i nostri binari, interferiscono con la ripresa delle linee dei tram 2, 3 e 19».
Infatti, a piazza Ungheria, la società Terna sta eseguendo i lavori per l’alta tensione. Per questioni legate alla rete idrica è dovuta intervenire anche Acea. Iniziati a settembre 2021, dovrebbero finire tra 4 anni. «Non sono i lavori nel loro complesso che interferiscono con le nostre linee – interviene Sgroi -, solamente la parte che interessa i binari. Appena sapremo con precisione, ne daremo subito notizia. Abbiamo risposto con molti bus sostitutivi». A piazzale Flaminio infatti, sia Tommaso, giovane barista del Bar Tintori, che l’edicolante di fronte rassicurano sul passaggio regolare dei bus nonostante il traffico. Ma i disagi per i residenti ci sono.
La linea, avvicinandoci verso il capolinea di piazza Mancini, diventa molto importante per la sua vicinanza all’Auditorium e al Maxxi e soprattutto, nei fine settimana, con le partite di Roma e Lazio allo Stadio Olimpico: «Le navette sostitutive passano spesso, ma la capienza è solo la metà di quella dei tram», precisa la fornaia del Dolce Forno a piazza Mancini. Altri disagi ieri in metro per una famiglia di cui fa parte un sedicenne disabile, tetraplegico e cieco: gli spostamenti sono diventati un’odissea per Francesco Paolicelli, 49enne docente universitario in vacanza a Roma. Il problema? La mancanza di montascale funzionanti o di personale che li attivi. Quindi, per portare su e giù dalle banchine alla superficie il figlio in carrozzina mamma e papà hanno dovuto trasportarlo a braccia.
31 ottobre 2022 (modifica il 31 ottobre 2022 | 08:15)
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