Gomitata all’avversario, giocatore Juventus Domo squalificato 5 anni con i video social

Gomitata all’avversario, giocatore Juventus Domo squalificato 5 anni con i video social

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di Pierfrancesco Catucci

L’avversario stava esultando. L’episodio era sfuggito all’arbitro che aveva comunque sanzionato il giocatore con un’ammonizione. Le immagini, poi, hanno fatto il giro del web

C’è una Var anche nel campionato di Promozione piemontese. O meglio, il ritorno della cara vecchia «prova tv» che, con l’introduzione dei nuovi sistemi tecnologici, sembra essere andata in pensione. Nei campionati minori, però, a compensare l’assenza di produzioni tv che riprendono la partita con più inquadrature, ci sono le centinaia di smartphone dei tifosi a garantire un’ampia copertura dei match. E, in casi come questo, a denunciare (con il potere di diffusione poi garantito dai social network) un gesto che all’arbitro dell’incontro tra Juventus Domo e Dufour Varallo (finito 3-3) era sfuggito e che aveva sanzionato con un’ammonizione.

E così, Niccolò Falcioni della Juve Domo, che ha colpito con una gomitata l’avversario Gabriele Testori del Varallo, è stato squalificato per 5 anni con, in più «una richiesta di radiazione da ogni rango e categoria della Figc». Un gesto ripreso da diversi smartphone e rilanciato da Vco Azzurra Tv che ha pubblicato sui propri profili social il video, con tanto di replay, poi condiviso da diversi tifosi. Si vede Falcioni alzare di proposito il gomito con l’obiettivo di colpire al volto Testori che stava festeggiando la rete appena realizzata. Nel rapporto di gara, l’arbitro ha definito il gesto «condotta violenta e non antisportiva, ma di non aver proceduto con l’espulsione del giocatore non avendo veduto direttamente né lui né i suoi assistenti il gesto».

Il giudice sportivo, nel suo rapporto, ha sottolineato come «la condotta di Niccolò Falcioni è stata ripresa da più persone ed è divenuta nota a tutti, dato che il video della sua violenta ed ingiustificabile gomitata volontaria al volto di Testori, “reo” di aver esultato per il momentaneo vantaggio della sua squadra, è stato pubblicato sui siti web delle maggiori testate giornalistiche sia locali che nazionali, sportive e non. La gravità del gesto di Falcioni, e le sue conseguenze sia a breve che lungo termine per la stessa vita quotidiana della vittima, non possono ad opinione di questa Giudice passare inosservate ed impunite solo perché fortuitamente non immediatamente percepite dal direttore di gara e dai suoi assistenti». Quindi le ragioni della decisione: «La scelleratezza e la gratuità della condotta violenta perpetrata, inaccettabile da parte di uno sportivo che si voglia ritenere degno di tale appellativo, impongono l’adozione della sanzione della squalifica ed inibizione nel suo massimo edittale, ossia 5 anni, con richiesta di radiazione del tesserato Niccolò Falcioni da qualsiasi rango e categoria della Figc».

Sull’episodio è intervenuto anche il club per cui è tesserato Falcioni, la Juventus Domo: «La società prende atto di quanto deciso dal giudice sportivo. Il nostro tesserato, già sospeso dalla serata di domenica, produrrà le sue controdeduzioni nelle sedi appropriate. La Usd Juventus Domo, che in questa vicenda è coinvolta suo malgrado, nell’augurare a Gabriele Testori di ristabilirsi al più presto, si mette a disposizione di tutte le parti affinché si possa ristabilire un clima di ‘normalità’». E sottolinea che, «purtroppo, dobbiamo prendere atto del fatto che, da domenica, il nostro tesserato oltre che i suoi familiari e i tesserati della Usd Juventus Domo siano stati oggetto da parte di soggetti terzi di gravi e ripetute minacce delle quali, ovviamente, gli autori risponderanno nelle sedi più appropriate. Per i il resto ci si augura che il “gioco” calcio possa essere un momento di condivisione, di svago e di gioia».

12 novembre 2022 (modifica il 12 novembre 2022 | 11:44)

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, 2022-11-12 10:56:00, L’avversario stava esultando. L’episodio era sfuggito all’arbitro che aveva comunque sanzionato il giocatore con un’ammonizione. Le immagini, poi, hanno fatto il giro del web, Pierfrancesco Catucci

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