di Cesare ZapperiLa presidente di Fratelli d’Italia intervistata in diretta dal vicedirettore del Corriere Venanzio Postiglione
«All’Ucraina è stata fatta un’aggressione inaccettabile. Reazione coraggiosa, patriottica e inaspettata è per noi una motivazione in più per garantire il diritto alla sovranità nazionale. È giusto avere la massima compattezza. Non abbiamo mai avuto dubbi sul fatto che l’Italia faccia parte del blocco atlantico, senza rinunciare a muovere dubbi sui nostri alleati. Non mi piace trattare le vicende estere come se noi fossimo delle cheerleaders. I veri amici sono quelli che ti dicono che stai sbagliando. Giorgia Meloni, intervistata in diretta dal vicedirettore del Corriere della Sera Venanzio Postiglione, parla della guerra in Ucraina. «È giusto che governo italiano mantenga compattezza con gli alleati e si muova con loro. Sulle armi, ricordo che i latini dicevano che se vuoi la pace devi preparare la guerra. Il governo sta facendo bene, noi abbiamo approvato quanto fatto finora. Anche se l’esecutivo non sta dando prova di essere ascoltato a livello internazionale. Draghi continua ad essere escluso».
Rispetto ai rapporti con gli Usa, la presidente di FdI spiega: «Abbiamo radici comuni e questo viene prima di qualsiasi discorso di alleanza. Ci sono casi in cui però i nostri interessi non coincidono. Per questo l’Europa deve conservare una salda autonomia. Non dobbiamo seguire pedissequamente quel che fa il governo americano. Per esempio, l’Europa deve dotarsi di un esercito proprio. L’alleanza atlantica forse funzionerebbe meglio».
Sulla Russia: «Mi si attribuiscono frasi non vere tratte dal mio libro. Ho visto esempio di idiozia applicata al giornalismo. Mai parlato di Putin. Non considero la Russia Putin. Non ho nessuna vicinanza, ma la Russia è una nazione da rispettare e che ha una grande storia . Nessuno può negare che faccia parte del sistema dei valori europei. Certe forme di censura sono assurde». Poi Meloni aggiunge: «Ho anche precisato che la Russia deve mantenere la pace con le nazioni vicine e che non deve riprendere la tradizionale politica espansiva del passato».
Le sanzioni sonio giuste: «Sono l’unico strumento di cui disponiamo. Però bisogna capire le ricadute. Soprattutto sull’energia. FdI pensa che il governo debba pretendere un piano occidentale di aiuti a fondo perduto per compensare le nazioni che più stanno pagando un prezzo al conflitto. In Italia viviamo una condizione economica pesantissima. Ci sono le bollette ma non solo, rischiamo di andare fuori controllo. La comunità internazionale esiste?». Sull’Europa Meloni è molto critica: «È stata ininfluente e evanescente prima che scoppiasse il conflitto. Adesso cerca di recuperare compattezza ma è troppo tardi. Si muove sempre quando è sull’orlo del baratro. È avvenuto anche sulla pandemia e anche rispetto alla crisi energetica».
Il centrodestra malato è al centro delle preoccupazioni della presidente di Fratelli d’Italia: «Non è scomparso sulla politica estera, stiamo dando una mano. Siamo fedeli alla Nato e non cambiamo idea. Ho rapporti non semplici con Salvini ma è stucchevole che a lui non si perdonino i rapporti passati con Putin quando li hanno avuti tutti. E poi ci sono quelli che devono dimostrare di non avere preso soldi da Maduro o dai principi arabi o, nella storia, dal regime sovietico». I rapporti sono tesu, comunque: «Noi abbiamo chiesto di non ammiccare al campo avverso, di combattere la sinistra per dare vita ad un governo di patrioti. Chiedo chiarezza sugli obiettivi, sulla correttezza, sulla lealtà. Le pacche sulle spalle lasciano il tempo che trovano». Il presidenzialismo? «Ci sono i numeri nel Paese. Con il presidenzialismo cambierebbe tutto, è la madre di tutte le riforme. Altrimenti, anche con il premier più autorevole (Draghi) non cambia nulla. Ci sono partiti che dicono di essere favorevoli ma vedremo come si comporteranno. So che ci sono molte resistenze. Io sono favorevolissima ad eleggere una assemblea Costituente con il compito di fare questa riforma».
Infine, la riforma del catasto: «Non è vero che non aumenteranno le tasse. Sta scritto nei documenti del governo. Se Draghi sostiene il contrario significa che non legge i documenti del suo esecutivo. È scritto che la riforma serve per diminuire la pressione fiscale sul lavoro. Quindi le risorse arriveranno dal catasto. Lo hanno scritto loro. Trovo surreale aumentare le tasse sulla casa. E lo è ancor di più mettere la fiducia su questa riforma. L’Italia non si può permettere una cosa del genere. Draghi deve andare in Europa a dire che non consentirà che si faccia macelleria sociale sui nostri cittadini».
10 marzo 2022 (modifica il 10 marzo 2022 | 12:47)
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, 2022-03-10 11:23:00, La presidente di Fratelli d’Italia intervistata in diretta dal vicedirettore del Corriere Venanzio Postiglione, Photo Credit: , Cesare Zapperi
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