Giornata mondiale del libro e del diritto dautore: perché si celebra il 23 aprile ed è legata alla letteratura inglese

Giornata mondiale del libro e del diritto dautore: perché si celebra il 23 aprile ed è legata alla letteratura inglese

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adozione libri di testo

La Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore nasce nel 1996, promossa dall’UNESCO, per incentivare la lettura, la pubblicazione dei libri e la tutela del copyright. La giornata fu celebrata per la prima volta in Spagna il 7 ottobre 1926, anniversario della nascita dello scrittore Miguel de Cervantes (1547-1616); la data fu poi spostata al 23 aprile, in cui si ricorda la morte dello stesso autore.

Questa stessa data è stata selezionata dall’UNESCO per la coincidenza con il giorno della morte di altri due autori rappresentativi della letteratura mondiale: il peruviano Garcilaso de la Vega (1539-1616) e l’inglese William Shakespeare (1564-1616).

La città di Accra, capitale del Ghana, è stata scelta come capitale del libro per il 2023, per la sua forte attenzione ai giovani e al loro potenziale di contribuire alla cultura e alla ricchezza del Paese.

Le città designate come Capitale Mondiale del Libro dell’Unesco si impegnano a promuovere il libro e la lettura per tutte le età e i gruppi di popolazione, all’interno e oltre i confini nazionali, e ad organizzare un programma di attività per tutto l’anno per il quale sono state designate.

Genova: capitale italiana del libro 2023

Sarà Genova la capitale italiana del Libro 2023. In fase di proclamazione numerose le dichiarazioni a favore delle biblioteche, che saranno aperte anche la sera, e ci saranno nell’anno di designazione e poi a seguire eventi con il teatro e con il territorio, un vasto numero di attività, tra cui letture pubbliche interventi strutturali alle biblioteche cittadine, attività educative e mostre. La città ligure è stata designata anche per iniziative già consolidate come il Festival della Storia a quello della Scienza fino alle mostre dell’editoria e alle fiere del libro che contribuiscono a rendere il libro strumento di crescita civile e di integrazione sociale e soprattutto grazie al progetto “A pagine spiegate!”.

Il testimone è stato passato dalla piemontese Ivrea, che ha significativamente lasciato in eredità il Manifesto per il futuro del libro, un documento in 22 punti e 99 parole chiave, che mette al centro i temi più imprescindibili per il mondo editoriale contemporaneo che guarda al futuro della lettura. Il Manifesto è l’esito finale di un percorso di analisi e confronto che ha coinvolto oltre 150 partecipanti, rappresentanti e professionisti del mondo editoriale e culturale, suddivisi in quattro incontri realizzati in collaborazione con il Salone internazionale del libro di Torino e Ipsos.

I Patti per la lettura

In occasione dell’evento internazionale dedicato al libro e ai diritti d’autore vale la pena ricordare l’esistenza in Italia dei Patti per la lettura, che, come si legge nella loro definizione, sono strumenti di governance riconosciuti dalla legge 15/2020 per la promozione e sostegno della lettura, quali principali mezzi operativi per l’attuazione del Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura. Sono promossi dal Centro per il libro e la lettura nell’ambito del progetto “Città che legge”.

Sono ad oggi oltre 700 i Patti che enti, associazioni, scuole, biblioteche hanno inserito nella banca dati, riconoscendo
la lettura come un valore sociale fondamentale, da sostenere attraverso un’azione coordinata e congiunta di soggetti pubblici e privati presenti sul territorio che considerano i libri e la lettura risorse strategiche su cui investire con l’obiettivo di migliorare il benessere individuale e dell’intera comunità, favorendo il piacere di leggere, la coesione sociale e stimolando lo sviluppo di pensiero critico della cittadinanza. I Patti per la lettura vengono costituiti da entità pubbliche, biblioteche, scuole, associazioni, librerie, case editrici, fondazioni, ospedali, consultori, gruppi di lettura, istituti culturali, enti del terzo settore e altri soggetti che ne condividono le finalità.

Giornata della Lingua Inglese

Non va dimenticato che il 23 aprile è anche la Giornata della Lingua Inglese, ritenuta infatti questa la data in cui si celebrano sia la nascita nel 1564 di William Shakespeare che la sua morte nel 1616 assieme a quella di Miguel de Cervantes e Garcilaso de la Vega, due autori che hanno influenzato, come Shakespeare, due delle lingue più parlate al mondo, l’inglese e lo spagnolo, e la letteratura mondiale.

Per questo il 23 aprile è la data in cui l’Unesco celebra dal 1996 come “Giornata mondiale del libro e dei diritti di autore” e le Nazioni Unite celebrano dal 2010 come la “Giornata della lingua Inglese e della lingua Spagnola“.

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