di Gregorio Spigno
È stato l’uomo dello scudetto del Milan, è l’uomo dei gol decisivi, è, a tutti gli effetti, l’anima della squadra rossonera. In campo e fuori, Olivier Giroud, a 36 anni, non è mai stato così determinante. In carriera ha vinto un Mondiale, una Champions League, una Europa League, un campionato francese e svariate coppe d’Inghilterra, ma così protagonista Giroud non lo era mai stato.
«Nella mia testa sono ancora un bambino che ama il calcio e l’adrenalina che può darti, mi è venuto naturale togliermi la maglia dopo il gol (allo Spezia, che gli è costato il doppio giallo, ndr). Fino a quando giocherò? Fin quando il mio corpo non mi dirà basta…».
Ecco. La chiave, a proposito di sentirsi bambino fuori e reggere i ritmi come un ragazzino — di 36 anni —, è il corpo. L’attenzione maniacale ad ogni minimo particolare: fisico, atletico, alimentare. Giroud lo sa e lo fa sapere, perché è bastato togliersi la maglia dopo quel gol allo Spezia per mostrare una forma strepitosa.
Tutto parte da una dieta rigida, seguita rigorosamente senza sgarri: proibiti i piatti eccessivamente elaborati, pochi condimenti (quando può, il francese evita zucchero e olio), tante carni magre e pesce.
A colazione quattro opzioni: albume d’uovo, panino alla marmellata di fragole, omelette al prosciutto o pane tostato con uova strapazzate. Una fortuna, in questo senso, avere in famiglia Romain, il fratello nutrizionista che quando possibile consiglia Olivier.
Passando al pranzo, altre opzioni ben precise: insalata di pollo, fagioli, riso e salmone, tonno o pasta. E la sera? Possibilità ridotte: pesce e broccoli o pollo con verdure. Per i break nel corso della giornata i soliti spuntini proteici: barrette di muesli, frutta secca, cereali o centrifughe.
L’unica «scappatella» che si concede il francese è il tiramisù: «Lo mangio sempre — aveva confessato —. Quando vado al ristorante è la prima cosa che cerco sul menù. Mia nonna lo faceva molto bene e mi piace quando c’è tanto caffè, mentre l’alcol non mi piace. Il tiramisù mi fa pensare alla mia famiglia, a mia nonna, a mia moglie: mi ricorda che nelle mie origini sono un po’ italiano».
Il quotidiano inglese «The Sun» aveva poi riportato la tabella settimanale degli allenamenti di Giroud, rigida quanto il piano alimentare: un solo giorno di riposo (tendenzialmente il mercoledì, a metà settimana) ed esercizi di ogni tipo: panca, manubri, addominali, squat, flessioni, pesi, pull-up, burpees, affondi pliometrici. Insomma, un po’ di tutto: per avere un fisico del genere a 36 anni, di sacrifici Giroud ne deve fare parecchi. Ma i risultati ci sono eccome.
7 novembre 2022 (modifica il 7 novembre 2022 | 19:08)
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, 2022-11-07 18:25:00, Addominali scolpiti non solo in palestra: per Olivier Giroud, 36 anni, il rigore del fratello nutrizionista. Poche scelte, ma sane. E l’eccezione con il tiramisù che ricorda nonna, Gregorio Spigno