Gita di classe in Francia: si mobilitano consolato e questura, il passaporto dellalunno si farà

Gita di classe in Francia: si mobilitano consolato e questura, il passaporto dellalunno si farà

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Una storia a lieto fine. Oggi, i genitori di Paolo (nome di fantasia) figlio di cittadini rumeni nato in Italia, hanno un appuntamento presso il consolato di Romania a Trieste  per affrontare una questione relativa alla partecipazione del loro figlio alla gita di classe a Nizza, programmata per il 23 marzo.

La situazione era stata problematica in quanto Paolo non possedeva né un passaporto valido né una carta d’identità per l’estero.

Così come segnala il Gazzettino, il console Cosmin Victor Lotreanu ha attivato la macchina della burocrazia in una corsa contro il tempo, il cui esito era inizialmente incerto, ma ora è diventato più definito e confortante.

Il precedente che ha scatenato la situazione è che il padre di Paolo aveva deciso di avviare la procedura per il rilascio del passaporto non appena aveva scoperto che la meta della gita di classe era all’estero. Tuttavia, nonostante l’appuntamento fissato per il 23 febbraio a Trieste per la consegna dei documenti necessari, il rilascio del passaporto avrebbe richiesto un massimo di 45 giorni, un periodo troppo lungo poiché la partenza era prevista per il 23 marzo.

Il padre di Paolo aveva quindi deciso di far saltare la gita, informando il figlio della sua impossibilità a partecipare. Tuttavia, il console ha spiegato che la comunicazione dei 45 giorni è automatica e viene calcolata come limite massimo, ma in condizioni normali, se tutto è in regola, il passaporto viene rilasciato in un paio di settimane.

Dopo essere venuti a conoscenza del caso tramite la stampa, gli uffici del consolato hanno cercato di risolvere la vicenda, ma non hanno trovato traccia della richiesta, che era stata probabilmente annullata a causa del problema di tempi.

Nel frattempo, il caso del bambino costretto a rinunciare alla gita scolastica a causa di un problema istituzionale-burocratico era stato segnalato anche al Quirinale, e la questura di Belluno aveva inviato una mail alla sede consolare per segnalare la situazione.

Alla fine, tutte le parti sono rimaste soddisfatte della soluzione. Paolo è felice di partecipare alla gita con i suoi amici, i genitori hanno spiegato al figlio che il problema del suo passaporto è stato risolto e gli organizzatori della gita sono stati in grado di accontentare tutti. Anche il consolato di Trieste è contento di aver risolto il caso.

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