di Enrica Roddolo
Danimarca in festa per la regina che dopo la morte di Elisabetta è la più longeva d’Europa. Prima occasione di pacificazione tra i figli dopo che il ramo cadetto era stato privato dei titoli
La morte l’8 settembre scorso della cugina di terzo grado, Elisabetta II, aveva fatto fermare la macchina delle celebrazioni. E così i solenni festeggiamenti per il Giubileo d’oro – 50 anni sul trono – della regina Margrethe di Danimarca hanno animato oggi, sabato 12 novembre, le vie di Copenhaghen.
Il Giubileo di Margrethe è anche la celebrazione della nuova “decana” delle sovrane europee. Ha raccolto lo scettro dopo la scomparsa di Elisabetta. E per l’occasione, accolta dal sindaco della città di Hans Christian Andersen, la regina disegnatrice, con una passione per i libri e l’arte (negli anni ha firmato le illustrazioni del Signore degli anelli come i costumi e le scenografie di balletti e opere), ha riabbracciato assieme i due figli — il principe ereditario Frederick e quello cadetto Joachim — divisi dalla sua decisione un mese fa di “privare” il ramo cadetto dei titoli reali. Nel nome di quello snellimento in atto in tutte le corti europee.
La scelta di privare i figli del secondogenito, il principe cadetto Joachim, del titolo di principe annunciata dalla regina a ottobre era nel solco del new normal di molte corti europee (e quelle nordiche hanno fatto da apripista). La lettera aperta ai figli, nipoti, e al mondo, della regina Margrethe è stata una rivoluzione, destinata a cambiare per sempre l’approccio della Corona. Mai più never explain never complain, la regola aurea che da decenni guida le corti europee a partire da quella britannica. Insomma mai dare spiegazioni, mai giustificarsi. Agire al meglio senza dover dare motivazioni. Tutto al contrario, la regina Margrethe aveva voluto spiegare.
La regina, aveva infatti deciso di dare dettagliate motivazioni della sua decisione di privare quattro dei suoi nipoti del titolo. «Ho preso la mia decisione come regina, madre e nonna, ma come madre e nonna ho sottovalutato quanto figli e nipoti potessero sentirsi toccati da questa scelta. Questo mi ha colpita e mi sento in dovere di dire mi dispiace», ha scritto la regina Margrethe con una lettera ufficiale dopo giorni di tensione dentro e fuori la famiglia reale danese.
«La mia decisione è stata presa da tempo. Con i miei 50 anni sul trono è naturale che io guardi indietro ma anche avanti. E’ mio dovere e mio desiderio come regina assicurare che la monarchia si modelli sempre al passo con i tempi. E talvolta questo comporta decisioni difficili che vanno prese, e sarà sempre difficile trovare il momento giusto».
I figli del principe Joachim – sposato due volte, prima con Alexandra Manley nata a Hong Kong e poi con la francese Marie – per decisione della regina hanno infatti “perso” il titolo di principe e si dovranno accontentare di quello di conti. E il padre ha subito reagito dicendo che «non è divertente vedere i tuoi figli maltrattati a questo modo, in una situazione che loro stessi faticano a capire».
Il titolo di principe resta così solo ai figli dell’erede al trono, il principe Frederick di Danimarca, marito della principessa Mary: il secondo in linea di successione è il giovane principe Christian. E va ricordato che dieci anni fa tra il principe Joachim e il principe Frederick già ci fu un momento di tensione proprio per le diverse prospettive future che il destino aveva loro riservato
12 novembre 2022 (modifica il 12 novembre 2022 | 19:49)
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, 2022-11-12 19:32:00, Danimarca in festa per la regina che dopo la morte di Elisabetta è la più longeva d’Europa. Prima occasione di pacificazione tra i figli dopo che il ramo cadetto era stato privato dei titoli, Enrica Roddolo