Gli diagnosticano una rara malattia genetica, ma non demorde e supera lesame di maturità. La storia di Valerio

Un’altra bella storia di speranza. Alla nostra redazione è arrivata la testimonianza di una mamma di uno studente che due anni fa ha svolto l’esame di maturità 

A Valerio, poco dopo il lockdown, gli viene diagnosticata una rara malattia genetica. Questo scoperta sconvolgente giunge durante un controllo di routine, eseguito per verificare il suo stato di salute prima di sottoporsi al vaccino anti-Covid. Da quel momento, la vita di Valerio si trasforma in un vortice di ricoveri, analisi e indagini strumentali, culminato con un trapianto di cellule staminali il 1° marzo di quest’anno.

Nonostante tutto, Valerio non si è mai abbattuto. Ha continuato a essere un modello di resilienza e impegno, seguendo le lezioni a distanza, svolgendo verifiche e interrogazioni, perfino durante il ricovero di 44 giorni in un reparto “blindato”, mentre affrontava la chemioterapia e lottava contro gli effetti collaterali. La sua stanza d’ospedale era diventata una specie di classe a distanza, un luogo dove medici e infermieri si meravigliavano della sua costanza e forza di volontà.

L’esame superato

Valerio ha poi affrontato l’Esame di maturità in presenza, superando l’ansia e la nausea. Poi ha saputo trasformare le prove dell’ultimo anno in una dimostrazione della sua incredibile forza e determinazione. Forse, proprio lo studio lo ha aiutato a superare questo periodo così difficile.

La lezione di Valerio e quella di Silvia

La storia di Valerio è un esempio di come, nonostante le difficoltà, ognuno di noi abbia le risorse per superare qualsiasi ostacolo. Le vicende come quella di Valerio e di Silvia, una ragazza che ha svolto gli esami di Stato in attesa di trapianto di polmone, sono importanti. Sono storie di resilienza che ispirano e danno speranza, mostrando che siamo più forti di quanto pensiamo.