Gli esami sono una tappa decisiva della «nuova» normalità a scuola

Gli esami sono una tappa decisiva della «nuova» normalità a scuola

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Guida Maturità 2022

Il ministro: «La pandemia ci ha lasciato un diverso modo di guardare: dobbiamo avere cura delle relazioni, della socialità, rispetto dei diritti e garantire sempre la partecipazione»

di Patrizio Bianchi*

2′ di lettura

Gli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione sono ormai alle porte. Si tratta di un importante momento di passaggio per migliaia di studentesse e studenti che arriva a valle di anni non facili. Durante la pandemia, la nostra quotidianità, le nostre abitudini sono state travolte. Tutto è cambiato. La strada per riappropriarci dei nostri modi di vivere e socializzare è stata però intrapresa, anche grazie ai vaccini e al rispetto di regole rigorose. È una strada fatta di conquiste puntuali, di scelte ragionate e decisioni responsabili. Come si è rivelata quella, voluta fortemente dal governo, di tornare a scuola in presenza.

Da mesi stiamo lavorando a costruire una nuova normalità: diversa da quella di prima, proprio perché abbiamo vissuto un periodo che ha sconvolto tutto, ma in cui possano riprendere una piena socialità e un processo di cambiamento e di sviluppo che guardi non solo al presente, ma soprattutto al futuro del sistema scolastico.

Il percorso che ci porterà a questa nuova normalità passa anche dagli Esami di Stato, senza perdere di vista quanto è accaduto: quest’anno tornano le prove scritte, con il colloquio, che avrà un peso significativo nella valutazione finale. Le modalità scelte tengono conto degli ultimi due anni vissuti e delle osservazioni emerse dal confronto con tutte le parti in campo.

Quello che gli studenti e le studentesse stanno per vivere sarà come sempre un Esame in cui potranno esprimere ciò che hanno appreso, valorizzare il loro percorso di vita. Chiedo ai ragazzi e alle ragazze di non avere timore: hanno tutti gli strumenti e tutte le conoscenze per poter affrontare questa prova, devono avere fiducia in loro stessi, nei loro insegnanti, nella scuola. Lo dico ai più piccoli, ma anche ai più grandi, ai ragazzi di quella che, ancora oggi, in molti chiamano la Maturità.

So che al secondo grado c’è ansia per la seconda prova, quella di indirizzo. Quest’anno saranno i singoli istituti a predisporla. Una decisione che abbiamo preso tenendo conto dell’emergenza sanitaria per fare in modo che le prove siano tarate su quanto effettivamente svolto, in base alle informazioni contenute nei documenti definiti dal Consigli di classe.

L’Esame è la conclusione di un percorso che proprio nelle prove finali trova un momento per essere sintetizzato e rappresentato.

Ho detto, inizialmente, che siamo nel pieno di un processo di ritorno a una nuova normalità. L’aggettivo “nuova” non è casuale. La pandemia ci ha lasciato un diverso modo di guardare: dobbiamo avere cura delle relazioni, della socialità, rispetto dei diritti e garantire sempre la partecipazione.

La scuola deve essere sempre più un luogo sicuro in cui crescere, aperto e accogliente, per studentesse e studenti, famiglie e comunità scolastiche. La nuova scuola è una sfida ambiziosa e stiamo mettendo tutto il nostro impegno per realizzarla passo dopo passo, già da oggi.

*ministro dell’Istruzione

, 2022-05-24 10:12:00, Il ministro: «La pandemia ci ha lasciato un diverso modo di guardare: dobbiamo avere cura delle relazioni, della socialità, rispetto dei diritti e garantire sempre la partecipazione», di Patrizio Bianchi*

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