Da settembre 2024, a Milano, nasce la prima scuola media con il metodo Dada (didattiche per ambienti di apprendimento).
La preside, in un’intervista a Il Giorno, ha espresso il suo entusiasmo per l’ingresso dell’istituto nella rete nazionale delle scuole Dada. Tale approccio segna un cambiamento radicale: gli studenti non saranno più semplici riceventi passivi della conoscenza, ma protagonisti attivi del proprio percorso educativo. La mobilità attiva negli spazi scolastici è parte integrante di questo approccio, mirato a educare all’autonomia, al cambiamento e alla responsabilità.
La sperimentazione trae ispirazione dai progetti già avviati dalla scuola, inclusi il Pcto con le scuole superiori milanesi e l’Erasmus per insegnanti e personale scolastico. L’esperienza dei metodi educativi finlandesi e irlandesi ha contribuito alla formazione del modello Dada, fondato da Lidia Cangemi e Ottavio Fattorini nel 2015.
Aule tematiche, corridoi, gradini e pareti saranno concepiti come elementi attivi dell’apprendimento. La scuola media, cuore di questa rivoluzione educativa, si trasformerà in un ambiente dinamico e stimolante. L’obiettivo è estendere il metodo a tutto l’istituto comprensivo entro l’anno scolastico 2025-26.
Un gruppo di lavoro, coordinato da un’altra docente, si dedicherà alla preparazione della sperimentazione, che include la progettazione degli spazi. La collaborazione con architetti e professionisti esperti nel corpo docente aggiunge un valore significativo a questo processo. L’impegno della scuola è di supportare un apprendimento immersivo per gli studenti, volto a rendere l’istruzione più aperta e coinvolgere attivamente le famiglie e il territorio.
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Gli studenti diventano protagonisti del processo educativo: aule, corridoi, gradini e pareti come elementi attivi. A Milano ecco il metodo DADA
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