Gli studenti italiani tra i più bravi in Europa nella lettura, ma divario tra Nord e Sud ancora presente. I dati PIRLS-Invalsi

Gli studenti italiani tra i più bravi in Europa nella lettura, ma divario tra Nord e Sud ancora presente. I dati PIRLS-Invalsi

Spread the love

Invalsi ha rivelato i risultati italiani dell’indagine internazionale IEA PIRLS 2021, in concomitanza con la presentazione globale dello studio.

Con il punteggio medio più elevato registrato, Singapore ha superato tutti gli altri paesi con 587 punti. Hong Kong segue con 573 punti. Nonostante i suoi studenti abbiano raggiunto un punteggio medio inferiore a quello di Singapore, questi risultati si posizionano nettamente al di sopra di tutti gli altri paesi che seguono.

Per quanto riguarda l’Italia, gli studenti della quarta elementare hanno conseguito un punteggio medio di 537 punti. Questo è un risultato che non solo supera la media internazionale di tutti i paesi partecipanti, ma è anche superiore al punteggio medio dei paesi europei partecipanti.

Tra i paesi europei, solo gli studenti di Finlandia, Polonia e Svezia, con rispettivamente 549, 549 e 544 punti, raggiungono un punteggio medio più alto rispetto a quello degli studenti italiani. Esaminando le distribuzioni dei punteggi tra diversi paesi si osservano differenze sostanziali, fino a 250 punti, tra studenti con risultati inferiori e superiori.

Per l’Italia, registriamo un dato positivo: la differenza di punteggio tra i risultati più alti e più bassi tra i nostri studenti è di 219 punti, una discrepanza relativamente contenuta rispetto ad altri paesi con una media simile alla nostra, come Norvegia, Danimarca, Repubblica Ceca, dove questa differenza supera i 240 punti, e Bulgaria, dove arriva a 292 punti. In altre parole, l’Italia mostra una maggiore equità nei risultati della scuola primaria rispetto ad altri paesi.

Questo fatto è ancor più significativo in un contesto internazionale, considerando che i nostri studenti del quarto anno sono mediamente quasi un anno più giovani rispetto agli studenti di altri paesi europei che raggiungono risultati simili in lettura. È noto che l’età è generalmente correlata positivamente con la performance accademica.

Osservando le differenze geografiche, le prove mostrano come le regioni italiane possano essere divise in due gruppi: Nord Ovest, Nord Est e Centro hanno punteggi medi simili tra loro e superiori alla media del Sud e delle Isole del Sud.

Solo i risultati del Nord Ovest e del Centro sono significativamente superiori alla media nazionale, mentre il Sud e il Nord Est hanno punteggi medi vicini alla media nazionale. Il Sud Isole, invece, ottiene un punteggio medio significativamente inferiore alla media italiana.

Le prove

Nel 2021, l’Italia ha partecipato per la quinta volta allo studio sul progresso della lettura a livello internazionale (PIRLS). Questa è un’indagine globale, promossa dalla IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement), che esamina le competenze di lettura degli studenti nel quarto anno di scuola elementare (circa 9 anni). L’indagine PIRLS è stata condotta ogni cinque anni dal 2001, con l’Italia che partecipa fin dalla prima edizione, fornendo quindi una visione di tendenza di 20 anni.

Per la prima volta, i test dell’indagine PIRLS 2021 sono stati somministrati tramite computer. Di 57 paesi partecipanti, 26 – inclusa l’Italia – hanno adottato il digitale come metodo principale di raccolta dati. Alcuni test cartacei utilizzati nello studio PIRLS del 2016 sono stati eseguiti da un campione aggiuntivo di scuole/studenti per esaminare comparativamente l’impatto della transizione al digitale. Gli altri 31 paesi hanno scelto di continuare con i test cartacei.

In Italia, hanno partecipato 222 scuole e 442 insegnanti, coinvolgendo più di 7.000 studenti e 5.000 genitori.

Gli studenti partecipanti hanno svolto una prova di comprensione della lettura e hanno risposto a un questionario sul loro background e sulle loro esperienze di apprendimento della lettura a scuola. Per informare le politiche educative dei Paesi partecipanti, infatti, oltre alla valutazione delle abilità di lettura, PIRLS raccoglie abitualmente – attraverso questionari rivolti a studenti, genitori, insegnanti, dirigenti scolastici ed esperti del curricolo scolastico – anche ampie informazioni di contesto che possono aiutare a fornire risposte relative a quantità, qualità e contenuto dell’istruzione.

Alcune considerazioni dell’Invalsi

Le prime analisi dei dati italiani, ottenuti da questionari compilati da studenti, genitori e dirigenti scolastici, hanno portato a luce i seguenti risultati principali:

  • Un indice socioeconomico e culturale alto è correlato a migliori risultati degli studenti in lettura, sia a livello nazionale che nelle diverse regioni italiane.
  • Gli studenti che sono stati più spesso coinvolti dai genitori in attività prescolastiche hanno ottenuto risultati superiori rispetto a quelli coinvolti solo occasionalmente. Questa correlazione è statisticamente significativa sia per l’Italia nel suo complesso che per le singole aree geografiche.
  • Gli studenti che avevano già buone capacità di pre-lettura e pre-scrittura prima di iniziare la scuola primaria hanno ottenuto punteggi migliori rispetto agli studenti con competenze di base in queste aree.
  • Gli studenti che apprezzano molto la lettura hanno ottenuto risultati migliori in termini di performance in lettura rispetto a quelli che non amano tanto leggere, ed è una tendenza statisticamente significativa sia a livello nazionale che nel Sud e nelle Isole.
  • Gli studenti che hanno una buona autostima delle proprie abilità di lettura conseguono risultati migliori in lettura, sia in Italia che nelle diverse aree geografiche.
  • Gli studenti che non utilizzano dispositivi digitali per le attività scolastiche mostrano migliori risultati in lettura, indipendentemente dalla regione.
  • Gli studenti che frequentano scuole con una prevalenza di studenti provenienti da famiglie benestanti hanno mediamente punteggi di lettura superiori (+ 31 punti) rispetto a quelli che frequentano scuole con una maggioranza di studenti da famiglie economicamente svantaggiate. Tuttavia, questa differenza è inferiore alla media internazionale (42 punti) e varia nelle diverse regioni italiane, da nessuna differenza significativa nel Nord Ovest e Nord Est, a 24 punti nel Centro, fino a 44 e 46 punti nel Sud e nelle Isole, rispettivamente.

, L’articolo originale è stato pubblicato da, https://www.orizzontescuola.it/gli-studenti-italiani-tra-i-piu-bravi-in-europa-nella-lettura-ma-divario-tra-nord-e-sud-ancora-presente-i-dati-pirls-invalsi/, Politica scolastica, https://www.orizzontescuola.it/feed/, redazione,

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.