di Massimo Gramellini
«È partito per un trekking da solo, poi, al ritorno mi ha detto che solo non era e mi ha chiesto di restare amici…». Scrivete a 7dicuori@rcs.it
Questa è la rubrica della posta del cuore curata per «7 » da Massimo Gramellini. Il 7 di Cuori è la carta che indica la seconda possibilità, l’occasione che si ripresenta, l’opportunità di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi è l’invito a ricominciare, a partire alla riscossa, accettando e assecondando il cambiamento. In quale direzione? Vogliamo aiutarvi a sceglierla: scrivete a 7dicuori@rcs.it
Buongiorno signor Gramellini,
ho 26 anni, sono una custode in una scuola d’infanzia e studio Scienze Politiche. Vorrei raccontare qui e a nessun altro, il più brevemente possibile, quello che mi è successo. Quasi un anno e mezzo fa io e Federico ci siamo conosciuti parlando di libri e non abbiamo più smesso. L’interesse si è trasformato in bene, il bene è diventato sempre più intenso e abbiamo condiviso affetto, un viaggio, interessi, lui mi ha fatto scoprire il mondo del trekking e, insomma, pur con le sue imperfezioni, mi sembrava di stare dentro una bella storia, ero felice e convinta che lo fosse anche lui… Qualche settimana fa, mi ha comunicato di voler partire per un trekking nei boschi da solo, un momento tutto suo per ritrovarsi e io ho appoggiato questa scelta. Quando è tornato, quel che mi ha detto è stato l’equivalente di una coltellata. Mi ha raccontato che non era più partito da solo, ma in compagnia di una ragazza con la quale aveva avuto contatti nelle ultime settimane, lei aveva prenotato un week-end a sorpresa ed erano partiti.
«MI HA DETTO CHE CI E’ ANDATO A LETTO MA CHE IO SONO UNA PERSONA IMPORTANTE PER LUI… MI HA CHIESTO DI RESTARE AL SUO FIANCO ANCHE SENZA UNA SFERA INTIMA E FISICA»
Mi ha detto che ci è andato a letto, che questa ragazza l’ha colpito, ma che vorrebbe che noi restassimo amici perché io sono una persona importante per lui (vorrebbe continuare a fare insieme le cose che facevamo). Anche se non mi vede come una compagna, mi ha chiesto di poter restare al mio fianco senza sfera intima e fisica. Mi fa orrore rileggere quello che ho scritto, mi fa schifo rendermi conto che questo è davvero ciò che mi è successo. Ho rifiutato la sua proposta e ho scelto di chiudere il rapporto ma ogni mattina, quando mi sveglio, mi sembra di venire avvolta da una coperta di cemento, un peso doloroso che mi ritrovo a portare. Ho amato sinceramente e ho fatto solo del bene a questo ragazzo; avverto un senso di ingiustizia nel dolore che ora provo e non mi capacito. So che il bene, il dolore non sono una questione di merito, ma è davvero difficile ora, per me, non crollare. Virginia
SEI STATA LASCIATA
in modo orrendo, anche se devo ancora conoscere un modo indolore di venire lasciati. Federico ti ha mentito due volte. La prima quando ti ha fatto credere di essere innamorato di te, ma lì può darsi che mentisse anche a sé stesso, oppure che fossi tu a imprestargli ciò che non provava. Di sicuro ti ha mentito quando è andato a spassarsela con la nuova fiamma, spacciandotelo per un ritiro eremitico. Che cos’avrei fatto io al suo posto? Lo stesso, temo. Quando non ami, tendi a essere vile. Vile ed egoista. In quel momento lui non sapeva ancora se con l’altra avrebbe funzionato, perciò non voleva perderti. Ma appena è decollata la nuova storia ti ha retrocesso ad amica. Sempre utile, ma in un ruolo più defilato, stropicciandosene della sofferenza che ti avrebbe procurato il declassamento. Gli vai bene per leggere e parlare, ma è con quell’altra che gli piace andare a letto, per cui hai fatto benissimo a mandarlo a stendere. Almeno ti ha risparmiato il tira-e-molla tipico di certi amanti indecisi a tutto, che tengono il piede in un numero indiscriminato di scarpe. Ma non è di lui che ci interessa discutere, adesso.
BISOGNA TUMULARE QUESTO AMORE PERDUTO: SE NON SEI UNA SURFISTA SENTIMENTALE, TI CONSIGLIO DI ACCETTARE IL DOLORE E ATTRAVERSARLO (E FORSE IL TUO INTUITO TI AVEVA AVVERTITA)
Qui bisogna gestire le fasi del tuo lutto: c’è un amore perduto da tumulare. Ipotesi 1: rimuovere la mazzata all’ego e ributtarti subito nella mischia, il famoso “chiodo schiaccia chiodo”. Qualche surfista sentimentale ci riesce, ma te lo sconsiglio. Non mi sembri il tipo e, anziché guarire, rischieresti solo di posticipare la guarigione. Ipotesi 2: lasciarsi sommergere dal dolore fino a svuotarti. È la soluzione che ho spesso praticato io, perciò ti sconsiglio anche questa. Si tratta di una cura lenta e non funziona nemmeno tanto bene, nel senso che ti fa precipitare nella sindrome del vittimista («perché proprio a me?») e sentire in credito col destino, mettendo le premesse per nuove fregature. Poiché non sei piaciuta a lui, pensi che non potrai piacere mai a nessuno, eleggendo erroneamente un singolo individuo a parametro dell’intera umanità. Ipotesi 3: accettare il dolore e attraversarlo. Analizzando non le responsabilità dell’altro, ma le proprie. Forse scoprirai che fin dall’inizio della storia il tuo intuito ti aveva suggerito di stare attenta, ma che la mente lo ha tacitato proiettando immagini ingannevoli che ti hanno indotto a credere che quel ragazzo così preso dalla tua testa fosse interessato anche a tutto il resto. O forse scoprirai altro, ma qualunque cosa troverai, sarà un pezzo di te che ancora non conosci. Perché alla fine l’unica cosa che conta, quando maneggiamo il dolore, è non permettergli di peggiorarci. I più fortunati riescono addirittura a trasformarlo da precipizio a trampolino.
27 novembre 2022 (modifica il 27 novembre 2022 | 17:32)
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, 2022-11-27 16:32:00, «È partito per un trekking da solo, poi, al ritorno mi ha detto che solo non era e mi ha chiesto di restare amici…». Scrivete a 7dicuori@rcs.it , Massimo Gramellini