di Massimo Gramellini
«Ha 11 anni più di me, io la amo, ma mi dice che ha bisogno dei suoi tempi per lasciarsi andare…». Scrivete a 7dicuori@rcs.it
Questa è la rubrica della posta del cuore curata per «7 » da Massimo Gramellini. Il 7 di Cuori è la carta che indica la seconda possibilità, l’occasione che si ripresenta, l’opportunità di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi è l’invito a ricominciare, a partire alla riscossa, accettando e assecondando il cambiamento. In quale direzione? Vogliamo aiutarvi a sceglierla: scrivete a 7dicuori@rcs.it
Ciao Massimo,
da qualche mese frequento una donna più grande di me di undici anni. Sono innamorato, sto bene, ma alcune volte mi assale il dubbio che lei stia solamente giocando e non viva appieno la nostra relazione. Mi dice che ha bisogno dei suoi tempi per lasciarsi andare, ma da quando l’amore è razionalità pura e non una sana follia, soprattutto all’inizio? Ogni volta che le faccio un complimento, ricevo in cambio indifferenza, ma lei si giustifica dicendo che è timida e non riesce a rispondermi. Tu che hai una risposta per tutto, che cosa ne pensi?
Gabriele
CARO GABRIELE,
non ho risposte, purtroppo. Solo consigli più o meno buoni, e non perché io non possa più dare cattivo esempio (ci riesco ancora benissimo), ma perché il non coinvolgimento diretto consente di osservare le situazioni con maggiore lucidità. In amore esistono alcune regole universali, e i guai cominciano quando pensiamo che quelle regole valgano per tutti tranne che per noi. «Il mio caso è diverso» pensa chi scrive. Così a me tocca l’ingrato compito di rivelargli che il suo caso è identico a milioni di altri. Veniamo per l’appunto al tuo: ti sei appena innamorato di una donna più grande di undici anni. Non so quanti ne abbia tu, ma suppongo che oscillerai tra i trenta e i quaranta, e lei quindi tra i quaranta e i cinquanta. Che cosa le impedisce di abbandonarsi alla passione? Ipotesi uno: non è innamorata. Ipotesi due: lo è, ma è anche imbarazzata dalla differenza di età. Ipotesi tre: oppone resistenza per ragioni che hanno a che fare con il suo carattere e con il suo passato.
«NON MI RESTA CHE FARMI ODIARE DEFINITIVAMENTE, DICENDOTI UNA SCOMODA VERITÀ: LE PERSONE CHE INCONTRIAMO SONO LO SPECCHIO DI CIÒ CHE SIAMO. OSSERVATI SENZA GIUDICARTI, MA FORSE C’È QUALCOSA DA RETTIFICARE DENTRO DI TE»
Può darsi che da bambina abbia avuto problemi in famiglia, di riconoscimento o di accettazione, oppure che da ragazza sia stata lasciata da un uomo che amava. Io non lo so, ma se non lo sapessi neanche tu, forse faresti meglio a indagare. Se fosse valida l’ipotesi uno (amore non ricambiato) la sua freddezza sarebbe un segnale di disagio e persino di senso di colpa per non poterti amare come razionalmente vorrebbe. Non puoi farci nulla, se non prepararti a un distacco doloroso, cercando di attraversare l’inevitabile sofferenza con la massima consapevolezza possibile, perché se la rimuovi sei destinato a ripetere la stessa esperienza con qualcun’altra. Nella seconda ipotesi (differenza di età), puoi aiutarla a vincere il suo imbarazzo e la sua paura del futuro («non è che tra un po’ questo tipo si stufa di me e mi molla?»), ma preparati a un percorso lento e accidentato. Resta la terza ipotesi (blocco emotivo) e lì temo che ci sia ben poco da fare. Forse procurarle un piccolo choc, quale sarebbe sparire all’improvviso dalla sua vita per farle sentire la tua mancanza. Ma, a parte che non ho mai conosciuto un innamorato che rinuncia volontariamente alla persona amata, non c’è alcuna certezza sull’esito dell’operazione. Ti sei messo in un bel pasticcio, amico mio. Per cui non mi resta che farmi odiare definitivamente da te, dicendoti una scomoda verità che fa arrabbiare anche me ogni volta che qualcuno me la ricorda. Eccola: le persone che incontriamo sono lo specchio di ciò che siamo. Osservati senza giudicarti, ma forse c’è qualcosa da rettificare dentro di te affinché tu riesca finalmente ad attrarre un amore che emani calore e disponibilità anziché gelo e chiusura.
Caro Massimo,
sono sposata da trentun anni. Due anni fa ricevo una richiesta di amicizia da Massimo, mio ex ai tempi della scuola, con cui mi sentii anche poco prima del mio matrimonio, e fu proprio lui a convincermi a non tirarmi indietro dall’impegno preso, nonostante mio marito avesse una malattia. In tutti questi anni ogni tanto mi capitava di pensare a Massimo con un pizzico di nostalgia, come se fossi invidiosa che potesse essere felice senza di me. Su Facebook ci siamo aperti il cuore fino a dirci che ci amavamo da sempre. Da due anni, nonostante i lockdown, ci vediamo almeno una volta alla settimana. Passiamo delle bellissime giornate teneramente abbracciati a confidarci le nostre pene e il nostro amore. Massimo ha un figlio disabile che è diventato la sua vita e un rapporto distaccato con la moglie, con cui tuttavia non litiga, ma mai un bacio o un abbraccio, e da anni non fanno più l’amore. Mi definisce la sua boccata d’ossigeno, però lui la moglie alla fine non la lascia. Ma può essere che una persona a 20 anni non corra a prendermi per buonismo («ormai non puoi più tirarti indietro», disse e mi vien fin da ridere a scriverlo) e adesso non stia con me solo per via del figlio disabile? E allora perché non vogliamo tagliare definitivamente il cordone ombelicale?
Sole
MA SE INTANTO
provassi ad accettarlo per il poco/ tanto che ti dà? Se vi siete ritrovati, una ragione ci sarà, anche se magari non è quella che pensi tu.
16 aprile 2022 (modifica il 16 aprile 2022 | 08:22)
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, 2022-04-16 06:24:00, «Ha 11 anni più di me, io la amo, ma mi dice che ha bisogno dei suoi tempi per lasciarsi andare…». Scrivete a 7dicuori@rcs.it, Massimo Gramellini