Grammy Awards, i vincitori: Beyoncé nella storia, delusione  Måneskin

Grammy Awards, i vincitori: Beyoncé nella storia, delusione Måneskin

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di Vivana Mazza, corrispondente da New York, Barbara Visentin e Redazione Online

Ai Grammy 2023 l’artista texana supera Georg Solti. Kim Petras la prima donna trans a conquistare una statuetta. La rock band italiana era in corsa tra gli emergenti

Beyonc nella storia: vincendo il premio per il miglior album nella categoria best dance/electronic music, la cantante americana ha conquistato il suo 32esimo Grammy, diventando l’artista pi premiata di sempre. Il traguardo arrivato dopo 88 nomination e nonostante anche quest’anno, per la quarta volta, sia sfumata la vittoria nella categoria album dell’anno. L’artista texana ha superato il direttore d’orchestra ungherese naturalizzato inglese Georg Solti, scomparso nel ‘97, che era arrivato a 31 Grammy. Tutto secondo le previsioni, con la cantante americana destinata a essere la regina assoluta della 65esima edizione degli Oscar della musica.

I Mneskin a mani vuote

Non ce l’hanno fatta i Mneskin, che erano in corsa nella categoria Best new artist. A vincere stata Samara Joy, giovane cantante jazz di 23 anni nata nel Bronx, star della Generazione Z. Per il quartetto romano c’ comunque la soddisfazione della prestigiosa nomination, prima volta per una rock band italiana, e l’entusiasmo del red carpet: Damiano David e compagni hanno infatti partecipato alla cerimonia a Los Angeles, griffati Gucci come di consueto: Ci sembra ancora strano, dobbiamo ancora abituarci, ma ogni volta che partecipiamo a questi eventi e abbiamo l’occasione di incontrare i nostri idoli sempre meraviglioso, hanno detto durante le interviste pre-serata.

Disco dell’anno a Harry Styles

Harry Styles ha vinto il Grammy per l’album dell’anno, Harry’s House, il premio il pi prestigioso tra quelli assegnati dalla Recording Academy, battendo le due superfavorite Adele e Beyonc. Altri premi importanti sono andati a Lizzo per la registrazione dell’anno (About damn time) e, a sorpresa, alla cantante e chitarrista blues Bonnie Raitt per la canzone dell’anno con Just like that. Adele ha trionfato nella categoria Best pop solo performance con Easy on Me, mentre il Miglior album rap, come previsto, stato quello di Kendrick Lamar Mr. Morale & the Big Steppers.

La prima donna transgender premiata

Kim Petras la prima donna transgender a vincere un Grammy con il premio per il miglior Pop Duo/Group Performance. Con lei ha vinto Sam Smith con il brano Unholy. Petras, 30 anni, una cantante tedesca che vive a Los Angeles. Sono cresciuta vicino a un’autostrada in mezzo al nulla — ha dichiarato, nel ricevere il premio — mia madre ha creduto in me, nel fatto che io fossi una ragazza. E io ora non sarei qui se non fosse stato per il suo sostegno. Nata a Colonia, figlia di una coreografa e di un architetto, a 13 anni era apparsa a uno show in Germania dove aveva parlato della sua transizione di genere, per poi portare avanti la sua battaglia in modo da ottenere il via libera all’intervento prima dei 18 anni, il limite fissato nel suo Paese. Dopo aver superato l’esame da parte dell’unit di psichiatria dell’ospedale di Francoforte, nel novembre del 2008 Petras ha potuto annunciare il completamento della transizione.

L’inno delle manifestazioni in Iran

Per poter ballare per strada, Per il timore nell’attimo di un bacio Per mia sorella, tua sorella, le nostre sorelle. La canzone Per di Shervin Hajipour, che elenca tutti i motivi per cui il popolo iraniano soffre e combatte, diventata in poche ore l’inno delle manifestazioni iniziate nel settembre scorso in Iran dopo l’uccisione di Mahsa Amini. Ieri ai Grammys, stata la First Lady Jill Biden, presentata come l’unica persona che sa cosa canta Joe sotto la doccia, ad annunciare che Baraye vincitrice del premio come miglior canzone per il cambiamento sociale. Il giovane autore, Shervin Hajipour, fu incarcerato a ottobre ventiquattr’ore dopo averla condivisa, come parte del pugno duro delle autorit contro le celebrit che mostrano solidariet ai manifestanti. In seguito Hajapour stato liberato, e si espresso in modo cauto sulle proteste. Ieri sera ha pubblicato un messaggio in farsi su Instagram che diceva: Abbiamo vinto accompagnato da una nota musicale e da un cuore bianco.

Poi, estraendo la classica busta, la first lady ha annunciato la vincitrice del Grammy per la categoria canzone dell’anno: Just like that, della cantautrice e chitarrista americana Bonnie Lynn Raitt, 73 anni, che apparsa sorpresa dalla vittoria. Raitt, soprannominata negli States la baronessa del blues, ha all’attivo una lunga carriera discografica, costellata di riconoscimenti.

La notte dei Grammy ha toccato uno dei momenti pi alti con l’esibizione di Steve Wonder, 72 anni, accompagnato dalla coreografia del quartetto di giovanissimi dei WanMor, tutti e quattro fratelli e figli di Wanya Morris, leader dei Boyz II Men, gruppo soul fondato pi di trent’anni fa. Poi sul palco, mentre in platea stavano ballando tutti, salita un’altra leggenda, William “Smokey” Robinson, che a 82 anni, completo turchese e capelli seppiati oltre l’immaginabile, ha duettato con Wonder sulle note di Tears of a Clown. Come terzo set dello show, salito anche la star della musica country Chris Stapleton. Ovazione per due intramontabili artisti.

Tutti i premiati

Ecco l’elenco degli artisti premiati ai 65esimi Grammy, nelle categorie principali:

Album dell’anno: Harry’s House, Harry Styles
Registrazione dell’anno: About damn time, Lizzo
Canzone dell’anno: Just like that, Bonnie Raitt
Miglior artista emergente: Samara Joy
Migliore performance pop solista: Easy on me, Adele
Miglior performance di un duo/gruppo pop: Unholy, Sam Smit e Kim Petras
Miglior album rap: Mr Morale & the big steppers, Kendrick Lamar
Miglior album dance/elettronico: Renaissance, Beyonce
Miglior canzone r’n’b’: Cuff it, Beyonce
Miglior album country: A Beautiful time, Willie Nelson
Miglior album pop: Harry’s House, Harry Styles
Miglior album urban: Un verano sin ti, Bad Bunny
Miglior album rock: Patient number 9, Ozzy Osbourne
Miglior performance rock: Broken Horses, Brandy Carlile
Miglior canzone rock: Broken Horses, Brandy Carlile
Miglior performance rap: The Heart part 5, Kendrick Lamar
Miglior canzone rock: The Heart part 5, Kendrick Lamar
Miglior performance rap melodica: Wait for U, Future feat. Drake & Tems
Miglior album r’n’b: Black radio III, Robert Glasper
Miglior performance r’n’b: Hrs & hrs, Muni Long
Miglior performance tradizionale r’n’b: Plastic off the sofa, Beyonce
Miglior disco progressive r’n’b: Gemini Rights, Steve Lacy
Miglior performance di musica alternativa: Chaise longue, Wet leg
Miglior album di musica alternativa: Wet leg, Wet leg
Miglior audio book: Finding me, Viola Davis
Miglior album pop tradizionale: Higher, Michael Bubl
Miglior performance country solista: Live forever, Willie Nelson
Miglior performance duo/gruppo country: Never wanted to be that girl, Carly Pearce e Ashley McBryde
Miglior album country: Till you can’t, Cody Johnson
Miglior video musicale: All too well: the short film, Taylor Swift
Produttore dell’anno, non classico: Jack Antonoff
Miglior comedy album: The Closer, Dave Chappelle
Miglior album teatrale: Into the woods (2022 Broadway cast recording)
Miglior film musicale: Jazz Fest: A New Orleans story
Miglior canzone per visual media: We don’t talk about Bruno da Encanto, Lin-Manuel Miranda
Miglior album vocal jazz: Samara Joy
Miglior Americana album: In these silent days, Brandi Carlile
Miglior performance Americana: Made up mind, Bonnie Raitt
Miglior American root song: Just like that, Bonnie Raitt
Miglior registrazione dance/elettronica: Break my soul, Beyonc
Miglior performance metal: Degradation rules, Ozzy Osbourne feat. Tony Iommi
Best engineered non-classical album: Harry’s house, Harry Styles
Miglior compilation soundtrack per visual media: Encanto
Miglior score soundtrack for visual media: Encanto, Germaine Franco

6 febbraio 2023 (modifica il 6 febbraio 2023 | 08:17)

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