Grant Wahl, il giallo del giornalista americano morto ai Mondiali. Aveva indossato la maglia arcobaleno. Il fratello: «L’hanno ucciso»

di Paolo Tomaselli, inviato a Doha

Aveva 48 anni e, nei giorni precedenti alla partita in Qatar, gli era stata diagnosticata una bronchite. Aveva lanciato LeBron ed era entrato allo stadio con una maglia arcobaleno

Grant Wahl era facile da riconoscere in zona mista, mentre aspettava come tutti il passaggio dei giocatori statunitensi: lui era quello da cui si fermavano, il pi conosciuto da tanti anni. Wahl morto a Doha durante Argentina-Olanda per uno stress acuto, sofferto all’inizio dei supplementari come ha spiegato il suo agente. Aveva 48 anni. Luned aveva scritto di essere stato nell’infermeria del media center di Doha per farsi visitare: Non ho il Covid (mi faccio tamponi regolari), ma mi hanno detto che probabilmente ho una bronchite.

Freelence di successo, firma di riferimento per il soccer made in Usa, Wahl era il giornalista che nel 2002 su Sports Illustrated lanci il fenomeno LeBron James con la copertina The Chosen One il prescelto. E qui in Qatar era diventato noto per aver cercato di entrare allo stadio Ahmed Bin Ali prima di Usa-Galles con un arcobaleno sulla maglietta: Volevano farmela togliere — ci raccont — ma mi sono rifiutato. Dopo quaranta minuti di trattative un addetto Fifa mi ha fatto entrare.

Anche per questo collegamento il fratello di Grant vuole vederci chiaro e chiede aiuto alle autorit americane. In un video, pubblicato nella notte su twitter, tra le lacrime dice: Sono gay. Grant aveva indossato la maglietta per me. Era in piena salute. Non ci credo che sia morto. Credo sia stato ucciso. La Fifa ha diffuso una nota di condoglianze, ricordando il recente premio conferito assieme all’associazione internazionale dei giornalisti a Wahl per aver seguito otto coppe del mondo: Il suo amore per il calcio era immenso.