Nasce il primo calendario in greco antico: un lavoro inedito del Liceo Classico-Artistico F. Fiorentino di Lamezia Terme, che si somma ad attività d’indirizzo e trasversali a favore di tutta la comunità cittadina, come sottolinea magistralmente il dirigente scolastico N. Cutuli a supporto di quello spirito di squadra, che rende un Istituto un punto di riferimento per la città grazie ad una tradizione ultracentenaria funzionale nel tempo.
I valori educativi della fatica e del sacrificio
La finalità sottesa al progetto è strettamente educativa: «non avere più il valore del sacrificio significa non rendersi più conto di cosa vuol dire sudarsi qualcosa: sembra démodé in un periodo cui si cerca la maniera più veloce e meno dispendiosa per arrivare al risultato. Eppure si trascura il fatto che, prendendo la via breve, si tralasci il più bello, la fase del nostro percorso. Dobbiamo tornare ad assaporare la fatica e sudarci i nostri traguardi: più sarà dura la salita, più saremo felici quando pianteremo la nostra bandiera in cima, perché la meraviglia è nel viaggio».
Detto ciò, è stato pensato di calendarizzare le fatiche di Eracle (una per ogni mensilità) con presentazione di ognuna di esse dello Pseudo- Apollodoro, fatta eccezione per la decima, contestualizzata dentro una cornice calabrese, grazie ad una versione diversa del mito, che riconduce una delle imprese eraclee proprio a Crotone.
Valenza formativa del progetto
Limitatamente al look del calendario la copertina e l’apparato figurativo conclusivo sono occupati dai disegni del Liceo Artistico (Gian Marco Bazzarelli, Michele Cimino, Ludovica Corrente, Asia Cortese, Azzurra Costanzo, Benedetta Forte, Arianna Marticorena, Amelia Mingoia), mentre l’interno (con immagini) è stato curato dagli studenti del Liceo Classico (Miriam Conidi e Lorenzo Colistra). «Quanto alla calendarizzazione – dice in una nota il professore Polopoli, ideatore del progetto, insieme alle colleghe Maria Chieffallo e Nicoletta Blandini – ci siamo attenuti alle indicazioni della comunità grecanica, rispettando la lingua attica, sottolineando a memento come il non tanto lontano Gallicianò sia da paese calabro con anima greca il borgo più greco d’Italia. Certi della valenza formativa di un lavoro co-creativo, perché realizzato e animato dai nostri ragazzi, solleciteremo, in futuro, come è consuetudine nei nostri Licei, qualunque iniziativa con lo scopo di attualizzare e motivare l’antico. Dalle cartoline alle carte d’identità, dai segnali stradali al calendario il filo conduttore è sempre stato il medesimo: il valore del passato, come bussola d’orientamento per i cittadini del domani».