Green pass over 50, da oggi i controlli al lavoro

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di Fabio Savelli

Le stime del ministero: l’obbligo del green pass per gli over 50 — in vigore dal primo febbraio — «scatta» di fatto oggi, 15 febbraio, per 400 mila dipendenti, grazie ai controlli. In 100 al presidio, due denunciati

È il giorno dei controlli nelle aziende. Scatta l’obbligo di certificato rafforzato per i lavoratori, pubblici e privati, con più di 50 anni di età.

Per evitare la sospensione dal lavoro (e il congelamento dello stipendio) mantenendo il posto, è necessario essere in possesso del super green pass ottenibile con guarigione da Covid (valido per sei mesi) o vaccinazione.

La nuova stretta però non si traduce in una maggiore conflittualità nel Paese. Ieri il raduno dei no green pass al Circo Massimo a Roma è andato deserto. Un centinaio di contestatori ha però raggiunto l’Altare della Patria con a capo l’ex generale dei Carabinieri Antonio Pappalardo, poi denunciato con un altro promotore per manifestazione senza preavviso. La posizione degli altri partecipanti è al vaglio della polizia. Guai anche per Nicola Franzoni, uno dei leader dei no vax. «Mi stanno portando via, sono dieci poliziotti. È una eresia, neanche una manifestazione di protesta si può organizzare» dice in un video postato sul suo canale Telegram. Il file è stato registrato all’interno di un camper a Velletri. Franzoni, che avrebbe dovuto raggiungere la manifestazione, è stato poi portato in commissariato per accertamenti.

Nell’ultimo rapporto della struttura commissariale

i non vaccinati over 50 (al netto dei guariti) sono rimasti 1,4 milioni grazie alla spinta delle prime dosi di questo ultimo mese. Ma un buon 10% almeno sarebbe esente dall’obbligo per patologie che sconsigliano la vaccinazione, dunque circa 150 mila. Altri 700-800 mila, secondo alcune stime, non lavorano: sono disoccupati, inoccupati e pensionati che non sono titolari di un contratto da dipendente né di una partita Iva. Dunque, seppur non vaccinati, non rischiano la sospensione dal lavoro (e dello stipendio). I dipendenti che rischiano sanzione (dai 600 ai 1500 euro), potrebbero essere non più di 350-400 mila, secondo alcune proiezioni delle Regioni. Ma il dato è da prendere con le pinze. Perché il numero degli esenti è, al momento, di difficile individuazione. Entro il 27 febbraio tutti i certificati cartacei redatti dalle Asl o dai medici vaccinatori (e di famiglia) dovranno essere convertiti digitalmente per essere agganciati ad un QrCode in modo da essere letti dall’app di verifica in possesso anche di negozi, bar e ristoranti. Ma sulla piattaforma di gestione del green pass, elaborata da Sogei, al momento sono stati convertiti in digitale poco meno di 4 mila documenti di esenzione (di cui solo 1650 relativi a over 50). Pochissimi.

I controlli dei delegati nominati dalle imprese teoricamente

da oggi diventano automatici. Le verifiche avverranno tramite il codice fiscale del dipendente interrogando la banca dati dell’Inps, «Greenpass50+», che si aggiorna incrociando il dato anagrafico con quello della piattaforma di Sogei alimentata dal ministero della Salute. Si tratta di un archivio che si resetta ogni sera per aggiornarsi il giorno successivo. La curva epidemica è ormai in frenata. Ieri (lunedì, giorno in cui vengono forniti i dati dei tamponi effettuati domenica e quindi abitualmente inferiori) sono stati rilevati 28.630 i nuovi contagi per un tasso di positività del 10,08%. Un dato positivo in ogni caso se confrontato ai 41.247 positivi di una settimana prima. Si tratta del numero più contenuto da inizio 2022. Ancora alto il dato delle vittime: 281. Diminuisce la pressione sugli ospedali: 1.173 i pazienti in terapia intensiva, 17 in meno di quelli segnalati domenica.

14 febbraio 2022 (modifica il 15 febbraio 2022 | 07:12)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Scatta l’obbligo di certificato rafforzato per i lavoratori,…, di Fabio SavelliLe stime del ministero: l’obbligo del green pass per gli over 50 — in vigore dal primo febbraio — «scatta» di fatto oggi, 15 febbraio, per 400 mila dipendenti, grazie ai controlli. In 100 al presidio, due denunciati È il giorno dei controlli nelle aziende. Scatta l’obbligo di certificato rafforzato per i lavoratori, pubblici e privati, con più di 50 anni di età. Per evitare la sospensione dal lavoro (e il congelamento dello stipendio) mantenendo il posto, è necessario essere in possesso del super green pass ottenibile con guarigione da Covid (valido per sei mesi) o vaccinazione. La nuova stretta però non si traduce in una maggiore conflittualità nel Paese. Ieri il raduno dei no green pass al Circo Massimo a Roma è andato deserto. Un centinaio di contestatori ha però raggiunto l’Altare della Patria con a capo l’ex generale dei Carabinieri Antonio Pappalardo, poi denunciato con un altro promotore per manifestazione senza preavviso. La posizione degli altri partecipanti è al vaglio della polizia. Guai anche per Nicola Franzoni, uno dei leader dei no vax. «Mi stanno portando via, sono dieci poliziotti. È una eresia, neanche una manifestazione di protesta si può organizzare» dice in un video postato sul suo canale Telegram. Il file è stato registrato all’interno di un camper a Velletri. Franzoni, che avrebbe dovuto raggiungere la manifestazione, è stato poi portato in commissariato per accertamenti. Nell’ultimo rapporto della struttura commissariale i non vaccinati over 50 (al netto dei guariti) sono rimasti 1,4 milioni grazie alla spinta delle prime dosi di questo ultimo mese. Ma un buon 10% almeno sarebbe esente dall’obbligo per patologie che sconsigliano la vaccinazione, dunque circa 150 mila. Altri 700-800 mila, secondo alcune stime, non lavorano: sono disoccupati, inoccupati e pensionati che non sono titolari di un contratto da dipendente né di una partita Iva. Dunque, seppur non vaccinati, non rischiano la sospensione dal lavoro (e dello stipendio). I dipendenti che rischiano sanzione (dai 600 ai 1500 euro), potrebbero essere non più di 350-400 mila, secondo alcune proiezioni delle Regioni. Ma il dato è da prendere con le pinze. Perché il numero degli esenti è, al momento, di difficile individuazione. Entro il 27 febbraio tutti i certificati cartacei redatti dalle Asl o dai medici vaccinatori (e di famiglia) dovranno essere convertiti digitalmente per essere agganciati ad un QrCode in modo da essere letti dall’app di verifica in possesso anche di negozi, bar e ristoranti. Ma sulla piattaforma di gestione del green pass, elaborata da Sogei, al momento sono stati convertiti in digitale poco meno di 4 mila documenti di esenzione (di cui solo 1650 relativi a over 50). Pochissimi. I controlli dei delegati nominati dalle imprese teoricamente da oggi diventano automatici. Le verifiche avverranno tramite il codice fiscale del dipendente interrogando la banca dati dell’Inps, «Greenpass50+», che si aggiorna incrociando il dato anagrafico con quello della piattaforma di Sogei alimentata dal ministero della Salute. Si tratta di un archivio che si resetta ogni sera per aggiornarsi il giorno successivo. La curva epidemica è ormai in frenata. Ieri (lunedì, giorno in cui vengono forniti i dati dei tamponi effettuati domenica e quindi abitualmente inferiori) sono stati rilevati 28.630 i nuovi contagi per un tasso di positività del 10,08%. Un dato positivo in ogni caso se confrontato ai 41.247 positivi di una settimana prima. Si tratta del numero più contenuto da inizio 2022. Ancora alto il dato delle vittime: 281. Diminuisce la pressione sugli ospedali: 1.173 i pazienti in terapia intensiva, 17 in meno di quelli segnalati domenica. 14 febbraio 2022 (modifica il 15 febbraio 2022 | 07:12) © RIPRODUZIONE RISERVATA, Photo Credit: , , www.corriere.it, %%item_url %%, Cronache, Cronache, Cronache, Leggi di più, , https://images2.corriereobjects.it/methode_image/socialshare/2022/02/14/e5d3f62c-8dca-11ec-a91e-e98defcaa657.jpg, Corriere.it – Homepage, Corriere.it – Notizie e approfondimenti di cronaca, politica, economia e sport con foto, immagini e video di Corriere TV. Meteo, salute, guide viaggi, Musica e giochi online , https://www.corriere.it/rss/images/logo_corriere.gif, http://xml2.corriereobjects.it/rss/homepage.xml, Fabio Savelli

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