Incidente a Grottammare sulla A14, la moglie di Andrea Silvestrone: Lho scoperto sul web, ora mi resta solo il piccolo Diego

Incidente a Grottammare sulla A14, la moglie di Andrea Silvestrone: Lho scoperto sul web, ora mi resta solo il piccolo Diego

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di Claudio Arrigoni

Barbara Carota ha avuto un presentimento dopo qualche telefonata andata a vuoto. Ho digitato il nome di Andrea insieme alla parola “incidente” su un motore di ricerca e ho appreso da Internet quello che era successo. La sfida del marito alla sclerosi

Un presentimento. Dopo qualche telefonata a vuoto. stato quello a muovere le sue dita: Ho digitato il nome di Andrea insieme alla parola “incidente” su un motore di ricerca e ho appreso da Internet quello che era successo. stato orribile.

Barbara Carota ha saputo cos che suo marito Andrea Silvestrone e due dei suoi figli, Nicole e Brando, erano morti, con un altro, Diego, in ospedale aggrappato alla vita: Aspetto notizie. Prego e spero. Mi resta solo lui, adesso vivr per lui. Ha raccolto le sue parole un amico di famiglia, il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis.

Straziante. E il termine non rende quello che Barbara ha vissuto e sta vivendo

. Una famiglia ora distrutta e nata dopo quella diagnosi giunta quando Andrea aveva gi 33 anni: sclerosi multipla. Lo sottolineava spesso: Barbara mi ha scelto conoscendo la mia condizione. Non si era fermato dopo che i medici gli avevano detto quelle due parole, anche quando, anni dopo, arriv quel mezzo per aiutarlo a muoversi: Su questa carrozzina ci sono arrivato un po’ per volta. Ci siamo conosciuti e ci siamo piaciuti. E con quella sedia con le ruote era diventato anche un campione nello sport, lui che suonava il piano divinamente ed era diventato avvocato. Assaporando ogni momento di vita. Amando Nicole, Brando e Diego sopra ogni cosa e sempre. Sono un grande collezionista. Pausa. Colleziono attimi.

Gli stavano conferendo una laurea honoris causa in Tecnica e Metodologia dell’allenamento

alla facolt di Scienze e Tecniche dello Sport di Isfoa. Amava lo sport, che aveva iniziato tardi, quasi otto anni dopo quella diagnosi. Aveva cominciato quasi per sfida: mostrare che poteva farcela. Anche per chi vive la sua stessa condizione. Era arrivato a essere il numero 29 del ranking mondiale e per qualche settimana anche il numero 1 in Italia della sua categoria, quad, cio coloro che hanno problemi di movimento a tutti gli arti. Sognava di partecipare alla Paralimpiade di Tokyo. Su Twitter si definiva cos: Tennista paralimpico, avvocato, pianista, figlio, marito, pap di tre piccole meraviglie, vulcanico, imprevedibile e “in guerra contro la sclerosi multipla”!!!. Con le ultime parole scritte in maiuscolo perch risaltassero bene. Aveva lasciato i social nel 2015 per il troppo odio che vi trovava, specie dopo parole sue scettiche verso i vaccini, scritte ben prima del Covid.

Tre anni dopo era tornato a usarli:

Mi sono cancellato da Twitter quando camminavo a fatica, ora ci rientro in carrozzina. Mi sbagliavo. La vita non bella, meravigliosa!. Erano i suoi figli a farglielo comprendere sempre pi. Come quel giorno di febbraio in cui per la prima volta lo videro esibirsi: Salire su un palco e suonare, sapendo che i tuoi figli sono orgogliosi del proprio pap meraviglioso…. Eppure la vita gli aveva sempre posto ostacoli. Era l’inizio del 2019, si ritrov completamente paralizzato. Per due mesi muovevo solo la testa e a volte facevo fatica anche con gli occhi. Deglutivo e respiravo male. Poi mi ripresi, con lentezza.

Un’altra patologia dopo la sclerosi multipla e lui lo raccontava con il sorriso:

Si sono alleate per attaccarmi. Magari torner a guardare il soffitto, ma se il prezzo da pagare va bene cos. Sono ancora pi consapevole di prima di quanto troppo spesso dimentichiamo quanto sia bello ci che abbiamo. Era esuberante, solare, generoso. Impegnato nel sociale, specie per i diritti di chi aveva disabilit. Partecipava a ogni evento che poteva, raccontando una vita a ostacoli: Sono un taxista di positivit. Cominciamo a vivere la vita in maniera larga, fatta di affetti, amici, amori, e non lunga. Riempiamola di cose belle.

4 febbraio 2023 (modifica il 5 febbraio 2023 | 11:42)

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