Gruppo Scarpa, parte «Re-shoes»: le calzature a fine vita verranno riciclate

Gruppo Scarpa, parte «Re-shoes»: le calzature a fine vita verranno riciclate

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economia circolare

di Valeria Sforzini27 ott 2022

Gruppo Scarpa, parte «Re-shoes»: il progetto per riciclare le calzature a fine vita

Dalla pelle alla pelle e dalla gomma alla gomma: Gruppo Scarpa punta a trasformare 15 mila paia di scarpe usate e consumate, giunte al loro fine vita, creandone altrettante, nuove e performanti, fatte dal 50 al 70 per cento di materiale riciclato. Il progetto è parte del programma europeo Life, che ha fornito 2,6 milioni di euro di finanziamento all’azienda di Asolo, in provincia di Treviso, in quanto coordinatore di un team di imprese italiane, per arrivare entro il 2023 a creare una prima produzione e a industrializzarla entro il 2024. Il progetto ha lo scopo di fare da apripista per un modello di riciclo applicabile anche dalle altre aziende del calzaturiero, per le quali oggi il riciclo è un problema non secondario. «Annualmente vengono prodotti più di 24 miliardi di paia di scarpe – spiega Diego Bolzanello, ad di Scarpa, azienda specializzata nella produzione di calzature da montagna e outdoor – Queste sono il risultato dell’assemblaggio di una serie di materiali: le suole vengono incollate e cucite, poi ci sono le fodere, le parti in pelle e i lacci. Tutto questo ha come risultato un prodotto che era, fino a poco tempo fa, impossibile da riciclare».

Diego Bolzanello, amministratore delegato di Scarpa
Diego Bolzanello, amministratore delegato di Scarpa

Re-shoes

Il progetto prevede il ritiro di 15 mila paia di scarpe che, invece di finire nel cassonetto, verranno raccolte e scomposte. Grazie alla tecnologia dell’idrolisi applicata da una conceria toscana, la pelle delle tomaie torna a essere riutilizzabile per nuove calzature. Stessa cosa per la gomma che, sottoposta a devulcanizzazione, potrà tornare a creare nuove suole. «Abbiamo già iniziato a ritirare il modello Mojito, il più diffuso di Scarpa – continua Bolzanello – Da queste otteniamo delle calzature modello Spirit, di pari qualità e di pari durabilità, ma con un risparmio notevole sia in termini di materie prime, sia in termini di impatto ambientale. Grazie a questo processo si punta ad una riduzione del 52,4% di gas serra, del 50% di sostanze chimiche, del 65% di consumo di acqua e del 54,5% di energia». E si prevede che il prezzo rimanga invariato. «Abbiamo sperimentato questa tecnologia su una scarpa da tutti i giorni, che speriamo possa essere applicata su larga scala. Per chi come noi lavora nell’outdoor, il rispetto dell’ambiente è fondamentale».

I partner del progetto Re-shoes
I partner del progetto Re-shoes

I partner

Ad affiancare Scarpa nelle diverse fasi di sviluppo del progetto Re-shoes i partner:Alma Mater Studiorum – Università Di Bologna, che si occupa della progettazione per il riciclo e la produzione, dell’analisi di impatto ambientale e analisi Life Cycle Assessment; Sciarada Industria Conciaria, per la separazione dei materiali e idrolisi della pelle, così come del processo Evolo per la produzione di pelli rigenerate; Rubber Conversion, incaricata della devulcanizzazione degli scarti industriali di gomma per la rigenerazione di nuova gomma; Rubbermac.it, per la produzione di lastre di gomma da materie prime secondarie, separazione componenti tessili e suole e riconversione in componenti per nuove suole; Innovando, per la parte di logistica della campagna di raccolta scarpe usate e Epsi – European Platform For Sports And Innovation, che segue networking e promozione.

Per l’ambiente

«Con questo ambizioso progetto prendiamo un impegno, quello di dare un contributo per invertire la rotta — spiega Sandro Parisotto, Presidente di Scarpa — Da sempre uno dei punti cardine della nostra filosofia produttiva è il rispetto per l’ambiente, e non potrebbe essere altrimenti per una realtà che affonda le sue radici nella passione per la montagna e la natura. Dopo aver messo “nero su bianco” i principi sostenibili dell’azienda con il Green Manifesto, con Re-shoes proseguiamo su questa strada: un impegno che si traduce in una continua sperimentazione di materiali totalmente riciclabili ed ecologici senza intaccare performance e durabilità dei prodotti».

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, 2022-10-27 17:16:00, Grazie al finanziamento dell’Unione Europea nell’ambito del programma Life, l’azienda veneta è a capo di un team di imprese che lavorano per dare nuova forma a 15 mila paia di calzature destinate alla discarica, creandone altrettante entro il 2026, Valeria Sforzini

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