La guerra in corso in Ucraina, le sanzioni imposte alla Russia dalla comunità internazionale potrebbero avere un impatto molto negativo per la Calabria. L’economia calabrese, infatti, potrebbe essere fortemente condizionata dalla guerra, in particolar modo per quanto riguarda l’esportazione di merci verso la Russia e l’Ucraina. A lanciare l’allarme, a seguito di uno studio effettuato sugli impatti economici del conflitto sull’export Italiano, è il centro studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne. In base ai dati dell’istituto di ricerca, se da un lato i flussi economici nazionali verso Russia e Ucraina non hanno al momento una portata tale da innescare un’immediata spirale negativa (il peso dell’export nazionale verso Russia e Ucraina è pari all’1,9%, il valore del solo Mezzogiorno si attesta all’1% delle esportazioni meridionali), a risaltare è il dato della Calabria che, rispetto alle altre regioni, presenta una percentuale più alta di esportazioni (2,5%). Percentuale concentrata per lo più nei macchinari e nelle apparecchiature di impiego generale, per esempio quelle impiegate al sollevamento delle merci (mercato che rappresenta nello specifico il 49,6% dell’export calabrese). Sempre secondo lo studio del Tagliacarne, la provincia calabrese che potrebbe subire di più le conseguenze, è Vibo Valentia, poiché territorio che, con il 95,3%, rappresenta quasi la totalità dei prodotti esportati in Russia e Ucraina. , 2022-04-29 10:54:00, La guerra in corso in Ucraina, le sanzioni imposte alla Russia dalla comunità internazionale potrebbero avere un impatto molto negativo per la Calabria. L’economia calabrese, infatti, potrebbe essere fortemente condizionata dalla guerra, in particolar modo per quanto riguarda l’esportazione di merci verso la Russia e l’Ucraina. A lanciare l’allarme, a seguito di uno studio effettuato […]
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