Hai dai 7 ai 18 anni? C’è l’orchestra kids&teens dove tutti quanti fanno jazz

Hai dai 7 ai 18 anni? C’è l’orchestra kids&teens dove tutti quanti fanno jazz

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di Peppe Aquaro

A Celano un progetto musicale coinvolge ragazzi, anche con disabilità. Il maestro Andrea Gargiulo con Franco Finucci per la promozione di festival inclusivi

Il jazz lo può capire anche un bambino di 7 anni. O almeno: dalle parti di Celano, in provincia de L’Aquila – dove, dal 2019, si fa sul serio intorno alla musica resa celebre da gente come Louis Armstrong, John Coltrane e Miles Davis – Swing, Bebop e Soul è come se venissero spalmati su una fetta di pane. Sì, proprio come la Nutella. Il motivo? Quel magico weekend estivo (l’ultimo è stato lo scorso 6 luglio) nel quale, una band che non è band, formata da musicisti che si faranno, dai 7 ai 18 anni di età, si ritrova da cinque anni nel corso di un weekend estivo provando e riprovando brani jazz, sotto la direzione del maestro e pianista (sia classico sia jazz) Andrea Gargiulo, fino alla domenica del concerto.

Chi ha ascoltato i ragazzi, racconta di sentirsi subito immerso in una atmosfera da jazz club. Ed è come se quel gruppo da quaranta elementi avesse da sempre suonato insieme. A chi va il merito di questo piccolo, grande miracolo? «Ho incontrato Andrea Gargiulo durante un corso di formazione ad Avezzano, nel 2018. Mi ha subito colpito il suo modo di approcciarsi alla musica e di coinvolgere i ragazzi. Per questo, gli ho chiesto se avesse avuto voglia di organizzare con noi, dell’associazione “Blue Note”, quella che è poi diventata Celano Jazz Kids», ricorda Franco Finucci, chitarrista jazz e fondatore del festival «Celano Jazz Convention», arrivato quest’anno alla quinta edizione.

Laboratorio

«Di Gargiulo mi ha affascinato la sua idea: che il jazz possa essere una musica per tutti – del resto, è nato per le strade di New Orleans e veniva suonato da chi non conosceva la musica -, grandi o piccoli, e soprattutto simbolo di inclusione», aggiunge Finucci, pronto a ripetere l’esperienza dell’orchestra-laboratorio «Jazz For Kids & Teens» anche nel prossimo autunno, in occasione di «Marsinjazz», l’edizione invernale del festival jazz abruzzese, stavolta nel comune di Avezzano, sempre nel cuore della Marsica.

A questo punto, magari, si è capito: quel «merito» del quale parlavamo prima se lo possono spartire benissimo l’abruzzese Finucci e il napoletano Gargiulo (ma una parte va anche a Giusi Martino, docente di canto della Big Band «Improvvisata»), entrambi prontissimi, però, nel farsi da parte, facendo salire sul palco solo e soltanto i ragazzi.

Soprattutto una decina di loro, diversamente abili, ma abilissimi nel suonare, per esempio, «Equinox», di John Coltrane, o l’assolo di batteria di «Caravan» di Duke Ellington. «La mia è didattica reticolare: nasce dalle riflessioni del pedagogista statunitense John Dewey, il quale sosteneva che l’apprendimento è basato sull’esperienza: in pratica, alcuni dei miei musicisti sono ragazzi autistici? Non bisogna mollare: apparentemente sembrerà che non ti stiano ascoltando, invece accade il contrario. Diciamo che hanno tutta una loro percezione dell’apprendimento», spiega Gargiulo, padre di tre ragazzi, tra cui Fabio, 19 anni, con la sindrome di Asperger: «Maturità scientifica appena presa e pronto a frequentare la facoltà di Informatica. Ma la sua vera passione è il violino. È uno dei miei musicisti dell’Orchestra Musica, un’altra formazione. Ed è lui che mi ha insegnato a trovare il linguaggio giusto con gli altri ragazzi». Come Maria Antonietta Maiello, la batterista diciottenne di Celano, una vera forza della natura, del «Jazz For Kids & Teens».

«Il maestro Gargiulo, sentendola suonare, ha detto che è una musicista nata: la cosa mi ha commosso, anche perché Maria Antonietta quando batte le bacchette sui tamburi è come se non pensasse più a nulla. Esistono soltanto lei e la batteria», confessa sua mamma Emma, la quale ha deciso, insieme al papà di Maria Antonietta, di regalarle una batteria elettronica. Il giusto premio per una jam session dove conta soltanto improvvisare. Sembra di ascoltare Finucci e Gargiulo: «Mi raccomando, ragazzi: date sempre priorità alla pratica, perché l’apprendimento parte dal piacere».

6 ottobre 2022 (modifica il 7 ottobre 2022 | 07:23)

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, 2022-10-07 05:24:00, A Celano un progetto musicale coinvolge ragazzi, anche con disabilità. Il maestro Andrea Gargiulo con Franco Finucci per la promozione di festival inclusivi, Peppe Aquaro

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