La mamma di Hakimi  star dei Mondiali: perché l’ex interista  è corso  a baciarla

La mamma di Hakimi star dei Mondiali: perché l’ex interista è corso a baciarla

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di Andrea Sereni

L’ex esterno dell’Inter dopo il successo con la sua Nazionale corre in tribuna da mamma Fatima, la abbraccia e le regala la sua maglia. La loro storia

Un bacio sulla fronte, l’abbraccio, gli occhi rossi per l’emozione. Il Marocco supera 2-0 il Belgio dei campioni, e Achraf Hakimi non ha dubbi. Al fischio finale corre verso le tribune, lì dove lo aspetta mamma Fatima, il velo a coprire la testa, una bandiera ad avvolgerla. Lo guarda, lo bacia, se lo stringe. Lo aiuta a sfilarsi la maglietta, il cimelio di questa notte magica. E lo abbraccia. Un’immagine così diversa e lontana dalla guerriglia urbana che si è scatenata a Bruxelles, dove alcuni giovani tifosi del Marocco hanno preso d’assalto le vie del centro. Il Mondiale in tutte le sue angolazioni.

Non è la prima volta che Hakimi — esterno destro di 24 anni, uno scudetto con l’Inter nel 2021 (oggi è al Psg) — dedica uno dei suoi successi sportivi alla famiglia. «La mamma è sempre la mamma, ma questa vittoria è pure per mio padre che mi accompagnava agli allenamenti, anche molto lontano da casa – diceva dopo lo scudetto in nerazzurro —. Hanno sostenuto il mio sogno di fare il calciatore, mi sono stati vicini nei momenti di gioia e in quelli di amarezza. Per questo è giusto che oggi io li ripaghi per quel che mi hanno dato».

Il suo nome, Achraf, significa «molto onorevole, molto nobile». Forse per questo, anche nel giorno dello storico trionfo sul Belgio ai Mondiali, il suo primo pensiero è sempre rivolto al padre, che per crescerlo faceva il venditore ambulante, e alla madre che lo ha cresciuto insieme al fratello e alla sorella. E che per arrivare a fine mese lavorava come collaboratrice domestica nelle case nobiliari di Madrid, la città dove si stabilirono e dove Hakimi è nato.

Lo hanno sempre sostenuto, incoraggiato, spinto a migliorarsi. «Se non studi, non vai all’allenamento», lo ammoniva mamma Fatima, quando Achraf bambino girava con il pallone sottobraccio e non pensava ad altro. Oggi, vent’anni dopo, i loro occhi si sono incontrati di nuovo, felici, in una notte (magica) Mondiale.

27 novembre 2022 (modifica il 27 novembre 2022 | 21:06)

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, 2022-11-27 20:10:00, L’ex esterno dell’Inter dopo il successo con la sua Nazionale corre in tribuna da mamma Fatima, la abbraccia e le regala la sua maglia. La loro storia, Andrea Sereni

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