di Matteo Persivale
Lo scrittore Hanif Kureishi, 68 anni, ha avuto giorni fa un incidente, a Roma, che lo ha reso per ora tetraplegico. Ricoverato all’ospedale Gemelli, racconta ogni giorno – con il suo stile elegante – la sua condizione: le veglie, l’immobilit, i colloqui con medici e infermieri, i ricordi. In un racconto, durissimo, che gi un capolavoro
Nel nuovo libro di Hanif Kureishi, work-in-progress che sembra gi un capolavoro, ci sono le riflessioni sul teatro, sul razzismo, sulla politica, i ricordi degli inizi della sua carriera straordinaria, i romanzi pi importanti della sua vita, c’ lo humour devastante che i suoi lettori conoscono bene, e c’ la tragedia.
La tragedia, soprattutto. Perch Kureishi sta scrivendo il suo libro senza poter reggere una penna, dall’ospedale Gemelli di Roma, dopo l’incidente che alla fine dell’anno l’ha reso al momento tetraplegico.
Il suo taccuino di malato scritto sotto dettatura (in attesa di avere un software di riconoscimento vocale, come ha chiesto ai suoi follower) esce su Twitter , ogni giorno.
Un tweet dopo l’altro, con il solito stile elegante, al 100% Kureishi.
Le sue iniziali, comprensibilissime paure su eventuali danni cognitivi non hanno motivo di essere, non mai stato cos incisivo e brillante come adesso: Ultimamente mi sentivo un po’ rallentato, come scrittore, succede quando si invecchia, ma le idee non hanno mai smesso di arrivare. Personaggi, voci, situazioni: ne sono pieno come sempre, se non di pi.
La memoria gli parla: Kureishi ricorda la volta che da ragazzino entr al Royal Court di Londra, a Sloane Square, e vide Beckett dirigere le prove di una sua pice, Beckett che trovava poi alla sera (Gli piaceva bere) al bar all’angolo, felice di firmare copie alle giovani fans che gli si avvicinavano portando i suoi libri.
Racconta della gentilezza del fenomeno del teatro Christopher Hampton che scrisse una delle sue pice pi belle, Total Eclipse, a 14 anni, e delle avances di un’anziana, potentissima agente sul divano dell’ufficio, racconta della notte di tanti anni fa in cui l’amico Salman Rushdie gli diede da leggere I figli della mezzanotte e gli cambi la vita. E proprio Rushdie, convalescente dopo il barbaro attacco dell’agosto scorso di un fanatico che l’ha lasciato gravemente menomato a un occhio e a un braccio, vicino a Kureishi durante questi primi giorni di terapie: Il mio amico Salman Rushdie, uno degli uomini pi coraggiosi che conosca, un uomo che ha resistito alla forma pi malvagia dell’islamofascismo, mi scrive ogni giorno, dandomi coraggio e invitandomi a avere pazienza. Lui lo sa bene. Mi d coraggio.
Kureishi ha raccontato in modo terso, con nitore impressionante la notte del suo malore, e della terribile caduta: Avevo appena visto Mo Salah segnare contro l’Aston Villa, sorseggiando mezza birra, quando ho cominciato ad avere le vertigini. Mi sono chinato in avanti e mi sono messo la testa tra le gambe. Mi sono svegliato pochi minuti dopo in una pozza di sangue, il collo in una posizione grottescamente contorta, mia moglie in ginocchio accanto a me. Sembrava un modo miserabile e ignobile di morire.
Dear followers,
I should like you to know that on Boxing Day, in Rome, after taking a comfortable walk to the Piazza del Popolo, followed by a stroll through the Villa Borghese, and then back to the apartment, I had a fall.
— Hanif Kureishi (@Hanifkureishi) January 6, 2023
L’autore del Il Budda delle periferie, 68 anni, vive tra Londra e Roma con la moglie Isabella D’Amico Kureishi, e si era sentito male poco dopo essere sbarcato nella capitale, dove era arrivato per trascorrere le feste.
Mia moglie ha sentito le mie grida frenetiche. Mi ha salvato la vita e mi ha tenuto calmo. Per alcuni giorni sono stata profondamente traumatizzato, alterato e irriconoscibile a me stesso. Sono in ospedale. Non riesco a muovere le braccia e le gambe. Non posso grattarmi il naso, fare una telefonata o nutrirmi. Come potete immaginare, questo umiliante, squallido, e un peso per gli altri.
This Morning I Looked Out the Window.
Since I became a vegetable I have never been so busy. Last night at around nine I watched a few minutes of Glass Onion, which I enjoyed. Then I lost connection and everything went dark.
— Hanif Kureishi (@Hanifkureishi) January 10, 2023
Dopo un’operazione alla colonna vertebrale ci sono stati piccoli miglioramenti, la fisioterapia e la riabilitazione saranno inevitabilmente lunghe.
L’augurio migliore che i suoi lettori possono fargli di tornare presto in piedi, con la penna in mano, a firmare le copie del suo nuovo straordinario libro che ci sta generosamente e coraggiosamente anticipando su Twitter.
12 gennaio 2023 (modifica il 12 gennaio 2023 | 15:12)
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