«House of Gucci», la moda vista tra stereotipi e soap opera

«House of Gucci», la moda vista tra stereotipi e soap opera

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di Aldo Grasso

Su Netflix un film dal tono farsesco, sgangherato, televisivo secondo gli stilemi classici della soap opera

Credevo di godermi un film e invece ho visto una soap opera, per questo ne parlo. Su Netflix in cartellone House of Gucci la cui trama ispirata agli eventi che nel 1995 portarono Patrizia Reggiani (Lady Gaga) a essere la mandante dell’omicidio di Maurizio Gucci (Adam Driver), suo marito, nonch imprenditore e presidente della casa di moda Gucci. In una delle prime scene, il padre di Maurizio, Rodolfo Gucci (Jeremy Irons), confessa di essere stato attore col nome di Maurizio D’Ancora e di aver recitato in Treno popolare di Raffaello Matarazzo. Fermo tutto: il richiamo a Matarazzo potrebbe essere un’interessante chiave di lettura; cerco notizie sull’attore Maurizio D’Ancora. In effetti, ha recitato in parti non fondamentali con fior di registi: Mario Camerini, Gennaro Righelli, Carmine Gallone, Mario Bonnard, Camillo Mastrocinque. Con Matarazzo ha interpretato il personaggio di un giovane corteggiatore ne L’albergo degli assenti. Non ha mai partecipato a Treno popolare.

Da quel momento (non per colpa della svista), il film assume un tono farsesco, sgangherato, televisivo secondo gli stilemi classici della soap opera. Stupisce se mai che un regista come Ridley Scott descriva il mondo della moda, dei marchi prestigiosi, del lusso con una sequela di clich, di situazioni stereotipate, di recitazione sopra le righe. La prima domanda che uno si fa questa: ma l’algoritmo, il famoso algoritmo che tormenta i protagonisti di Boris 4, che suggerisce una scrittura cos banale e prevedibile? l’algoritmo che impone di mettere come sottofondo la Traviata quando Patrizia e Maurizio fanno l’amore come in un film porno? Spiace che l’Italia, era gi successo con Woody Allen, venga sempre descritta attraverso consolidati luoghi comuni, quelli forniti dalle Film Commission. anche vero che persino un grande attore come Al Pacino diventa qui un luogo comune, una borsa Gucci contraffatta.

4 dicembre 2022 (modifica il 4 dicembre 2022 | 19:31)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-12-04 18:31:00,

di Aldo Grasso

Su Netflix un film dal tono farsesco, sgangherato, televisivo secondo gli stilemi classici della soap opera

Credevo di godermi un film e invece ho visto una soap opera, per questo ne parlo. Su Netflix in cartellone House of Gucci la cui trama ispirata agli eventi che nel 1995 portarono Patrizia Reggiani (Lady Gaga) a essere la mandante dell’omicidio di Maurizio Gucci (Adam Driver), suo marito, nonch imprenditore e presidente della casa di moda Gucci. In una delle prime scene, il padre di Maurizio, Rodolfo Gucci (Jeremy Irons), confessa di essere stato attore col nome di Maurizio D’Ancora e di aver recitato in Treno popolare di Raffaello Matarazzo. Fermo tutto: il richiamo a Matarazzo potrebbe essere un’interessante chiave di lettura; cerco notizie sull’attore Maurizio D’Ancora. In effetti, ha recitato in parti non fondamentali con fior di registi: Mario Camerini, Gennaro Righelli, Carmine Gallone, Mario Bonnard, Camillo Mastrocinque. Con Matarazzo ha interpretato il personaggio di un giovane corteggiatore ne L’albergo degli assenti. Non ha mai partecipato a Treno popolare.

Da quel momento (non per colpa della svista), il film assume un tono farsesco, sgangherato, televisivo secondo gli stilemi classici della soap opera. Stupisce se mai che un regista come Ridley Scott descriva il mondo della moda, dei marchi prestigiosi, del lusso con una sequela di clich, di situazioni stereotipate, di recitazione sopra le righe. La prima domanda che uno si fa questa: ma l’algoritmo, il famoso algoritmo che tormenta i protagonisti di Boris 4, che suggerisce una scrittura cos banale e prevedibile? l’algoritmo che impone di mettere come sottofondo la Traviata quando Patrizia e Maurizio fanno l’amore come in un film porno? Spiace che l’Italia, era gi successo con Woody Allen, venga sempre descritta attraverso consolidati luoghi comuni, quelli forniti dalle Film Commission. anche vero che persino un grande attore come Al Pacino diventa qui un luogo comune, una borsa Gucci contraffatta.

4 dicembre 2022 (modifica il 4 dicembre 2022 | 19:31)

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