Nell’era digitale, la nascita di gruppi WhatsApp di classe è diventata una prassi per i genitori degli studenti. Tuttavia, spesso questi gruppi si trasformano in una fonte di stress piuttosto che un utile strumento informativo.
Ecco dieci tipologie di genitori che abitualmente popolano questi gruppi, così come segnala GoStudent, che propone anche consigli per un utilizzo più efficace e sereno del servizio di messaggistica.
- I polemici: Sempre pronti a criticare, si irritano se non ricevono risposte immediate.
- Gli esibizionisti: Condividono foto personali irrilevanti, cercando attenzione.
- I ninja: Silenziosi e invisibili, si limitano a seguire la conversazione senza mai intervenire attivamente.
- I segretari: Costantemente preoccupati per i dettagli pratici della vita scolastica dei loro figli.
- Gli snsiosi: Generano allarmismo ingiustificato e tendono a drammatizzare.
- Gli onniscienti: Conoscono tutti gli eventi e le date scolastiche, condividendo informazioni anche non richieste.
- Gli ignari: Sempre fuori dal loop, si affidano esclusivamente al gruppo per informarsi.
- I factotum: Gestiscono tutto con apparente facilità, talvolta facendo sentire inadeguati gli altri genitori.
- I nevrotici: Stressati e sempre di fretta, ma trovano il tempo per condividere le loro lamentele.
- I virali: Rispondono con meme e gif, spesso inoltrando contenuti inappropriati o fake news.
Quali consigli, dunque, per migliore la convivenza?
- Stabilire regole chiare: Definire fin dall’inizio l’uso appropriato del gruppo e i tipi di contenuti accettabili.
- Nominare un amministratore efficace: Una figura che modera i contenuti e gestisce le dinamiche del gruppo.
- Mantenere un tono rispettoso e collaborativo: Essere gentili e aiutarsi reciprocamente.
- Evitare tematiche personali: Non trattare argomenti di natura politica, religiosa o personale.
- Limitare le Risposte a Catena: Evitare risposte inutili come “ok” o “va bene”, utilizzando la funzione di notifica di lettura.
- Non pubblicare contenuti irrelevanti: Evitare meme, barzellette e catene virtuali non pertinenti al contesto scolastico.
Un’altra opzione è quella di scegliere di non partecipare ai gruppi WhatsApp di classe, preferendo metodi di comunicazione tradizionali come il contatto diretto con gli insegnanti, la segreteria, il sito della scuola o il registro elettronico. In ogni caso, è fondamentale ricordare che l’obiettivo principale di questi gruppi dovrebbe essere quello di facilitare la comunicazione e il supporto reciproco tra genitori, studenti e scuola, evitando di trasformarsi in fonti di stress e confusione.
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