di Claudio Arrigoni
A Roma la decima edizione dei WEmbrace Games che promuovono lo sport paralimpico. In gara sette città italiane e una europea. La vittoria alla squadra di Bebe Vio
Lo Stadio dei Marmi è stato ancora una volta teatro di una festa dell’inclusione attraverso il gioco e lo sport. Quelli che una volta erano i Giochi senza Barriere di art4sport, l’associazione creata dai genitori di Bebe Vio dopo la malattia della figlia e che promuove lo sport paralimpico, sono diventati i WEmbrace Games: giunti alla decima edizione hanno illuminato lo stadio che fu il luogo della Cerimonia di apertura dei primi Giochi paralimpici della storia, Roma 1960. Il tema scelto per l’edizione 2022 dei Giochi è stato la musica, intesa come simbolo di unione, condivisione e voglia di divertirsi. Tutti aspetti che sono alla base di questa serata sportiva in cui non sono certo mancate le sorprese.
Come da tradizione, anche quest’anno, le squadre in campo sono state 8 rappresentative di 7 città italiane (Roma, Milano, Livorno, Treviso, Bari, Oristano e Fano) e 1 dell’Europa, tutte formate da donne, uomini, bambini, con e senza disabilità. Giovani e adulti si sono cimentati in divertenti giochi all’insegna dell’integrazione e dell’abbattimento delle barriere fisiche e psicologiche, affrontando tre emozionanti quanto sceniche sfide legate al mondo musicale, per cercare di aggiudicarsi il titolo – quest’anno guadagnato dalla squadra Roma con Bebe Vio, che ha vinto per la prima volta – di nuovi vincitori di WEmbrace Games. Tante le novità. Prima tra tutte, appunto, il nome che, in occasione del decimo compleanno della manifestazione, ha guadagnato un tocco di internazionalità e dopo i WEmbrace Sport dello scorso 25 ottobre a Milano, è diventato il secondo grande pilastro del progetto WEmbrace: il movimento lanciato dall’Associazione art4sport che mira a far convergere, unire e rafforzare le voci che parlano di inclusione, abbracciando ed esaltando le diversità di tutti. Da qui il nome, composto dalle parole «WE» «Embrace», «Noi» «Abbracciamo». Solo in questo modo, infatti, si può arrivare ad accettare se stessi, superare i propri limiti e, di conseguenza, gli altri. Ecco così che lo sport, con i suoi valori e la sua funzione sociale, diventa il miglior compagno nel percorso per sensibilizzare verso il tema della diversità intesa come valore aggiunto.
Una mission che si rispecchia anche nello spirito dei WEmbrace Games. Lo scopo della manifestazione benefica è sempre stato legato alla promozione di uno spirito di integrazione tra individui con e senza disabilità all’interno della società, oltre che di promozione dello sport paralimpico. Tanti gli ospiti del mondo dello sport, della musica e dello spettacolo che hanno preso parte ai giochi, affrontandosi in tre divertenti quanto spettacolari sfide sportive a colpi di note. Tra di loro: Briga, Martin Castrogiovanni, Fellow, Vanessa Ferrari, Arianna Fontana, Simona Quadarella, Neri Marcorè, Tess Masazza, Stefano Meloccaro e Benny, Annalisa Minetti, Carlo Molfetta, Arianna Montefiori, Gianmarco Tamberi, Paola Turci, Sangiovanni, Mirco Scarantino, Giulia Stabile e Rudy Zerbi. Ruolo fondamentale per tutta la durata dell’evento l’ha giocato la musica, a cui l’edizione è stata dedicata. E non poteva mancare quella di Jovanotti, grande amico di Bebe che per l’occasione ha realizzato un medley speciale che ha accompagnato la serata.
16 giugno 2022 (modifica il 17 giugno 2022 | 01:16)
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, 2022-06-16 23:17:00, A Roma la decima edizione dei WEmbrace Games che promuovono lo sport paralimpico. In gara sette città italiane e una europea. La vittoria alla squadra di Bebe Vio, Claudio Arrigoni