di Elisa Messina
Tiare, diademi, collane, orecchini, spille. Il patrimonio privato di Elisabetta in gioielli è enorme, oltre 300 pezzi. Oltre ai diademi soltanto «in uso» da parte della famiglia reale. Ecco come sarà suddiviso e utilizzato
Mentre sono in pieno svolgimento le celebrazioni ufficiali per l’addio alla regina Elisabetta e i britannici a lei devoti si affollano per darle l’ultimo saluto nell’abbazia di Westminster, molti si chiedono a chi andranno i tanti e meravigliosi gioielli che erano di proprietà della sovrana. Non i gioielli della Corona (Crown Regalia) custoditi nella Torre di Londra che sono proprietà dello Stato, ma quelli privati, ereditati, ricevuti in dono o acquistati da lei o da Filippo, in 70 anni di matrimonio e di regno. Parliamo di una straordinaria collezione di circa 300 pezzi, tra gioielli, tiare, spille, collane, anelli bracciali e orecchini.
Alcuni di questi, pochissimi e modesti in verità, resteranno con Elisabetta per sempre. Parliamo, secondo quanto riferisce Lisa Levinson, capo delle comunicazioni del Natural Diamond Council, la regina sarà sepolta con la sua fede nuziale, in oro gallese, e con un paio di orecchini di perle, probabilmente quelli che lei era solita indossare nelle sue ultime settimane di vita, e che sono visibili nell’ultima sua foto pubblica: quella in cui accoglie la nuova premier Liz Truss a Balmoral. Non avrà al dito, invece, l’anello di fidanzamento di Filippo, realizzato con un diamante preso da una corona che apparteneva alla madre del principe, Alice di Battenberg che a sua volta l’aveva ricevuta dai Romanoff, la famiglia degli zar di Russia. Quell’anello, che pare contenga un messaggio d’amore di Filippo, andrà ad Anna.
Che ne sarà degli altri? Re Carlo eredita la preziosa collezione della madre e quindi sarà lui a decidere chi avrà il privilegio di indossarli. Ma anche qui bisogna fare una distinzione: alcune celebri e antiche tiare e collane che risalgono al periodo della regina Vittoria e che abbiamo visto indossate da Elisabetta, il re può solo disporre, ovvero indossarli (ma non sarà il caso di Carlo) oppure prestarli alla regina consorte, Camilla, o alle principesse della famiglia reale ma non può venderli o cederli a terzi perché fanno parte della Corona ma sono conservati a Buckingham Palace proprio per poter essere utilizzati nelle occasioni formali. Una pratica che già avviene: Camilla ha indossato in molte occasioni diademi della Corona prestati da Elisabetta, come la celebre Greville Tiara, detta anche Boucheron honeycom (valore stimato circa 3 milioni di sterline), che era stata donata alla famiglia reale da una miliardaria filantropa, Mrs Greville, alla sua morte, e che la regina madre amava indossare, o la Diamond Festoon Necklace, ancora più preziosa (circa 9 milioni di sterline) o la Dehli Durbar tiara, indossata dalla regina Mary per celebrare l’incoronazione del marito re Giorgio V in India.
I gioielli privati, invece, restano tali e Carlo e i suoi fratelli ne dispongono in base alle disposizioni testamentarie di Elisabetta. Basti pensare ai doni fatti da Filippo a Elisabetta in occasione della nascita dei figli o ai doni di nozze. Anche qui, parliamo di centinaia di preziosi: della collezione privata di Elisabetta fanno parte anche i gioielli della madre, deceduta nel 20o2 e della nonna, la regina Mary, che era un’appassionata di preziosi (soprattutto fili di perle) e che aveva rapporti con i maestri di gioielleria di Londra e di Parigi .
Elisabetta, dai gusti più austeri rispetto alla nonna, aveva già donato alcuni gioielli personali alla figlia Anna, alle nuore, e alle nipoti. La regina amava vedere i preziosi a cui era affezionata indossati dalle altre donne della sua famiglia ed è stata generosa con tutte. In questi giorni, per esempio, abbiamo visto Kate, la moglie del principe William, indossare un paio di orecchini di perle e diamanti che erano appartenuti ad Elisabetta: preziosi ma semplici, la principessa del Galles (sì, ora la duchessa di Cambridge porta questo titolo che era di Diana) li ha scelti per accogliere la salma della regina al suo arrivo a Londra. Gli stessi orecchini Kate li aveva indossati anche all’uscita dall’ospedale dopo la nascita dell’ultimogenito Louis. Chiaramente un regalo di Elisabetta di qualche anno fa. Come la spilla di diamanti a forma di ramo fiorito indossata in occasione dell’arrivo del feretro a Westminster Abbey.
Tra i preziosi appartenuti ad Elisabetta che vedremo indosso soltanto a Kate c’è la famosa Lover’s Knot Tiara, la tiara dei nodi d’amore, già indossata a suo tempo da Diana, ultima principessa del Galles: un capolavoro di perle e diamanti che Lady D ricevette come dono di nozze dalla suocera e che risale al 1914. Diana la amava molto, ma dopo il divorzio da Carlo il diadema rimase chiuso nelle cassaforti fino al giorno in cui non l’abbiamo vista sulla testa della duchessa di Cambridge.
Elisabetta adottava, quanto alla scelta dei gioielli da indossare, una formula semplice: una collana a tre fili di perle e sul bavero di giacche o cappotti una spilla scelta in base alla giornata e all’evento a cui si doveva partecipare. Secondo Suzy Menkes, esperta di gioielli, la scelta del gioiello era il suo modo di comunicare opinioni e sensazioni. Tra le spille a cui era più affezionata c’erano sicuramente quelle donate da Filippo come la Grima Ruby Brooch, che scelse di indossare alla cerimonia in onore del duca di Edimburgo nel marzo di quest’anno ma soprattutto, la spilla dal grande zaffiro con cui era stata fotografata durante la luna di miele e poi nella foto che celebrava i 70 anni di matrimonio nel 2017, e infine durante il discorso di Natale del 2021, il primo senza Filippo.
Sono gioielli «intimi». Che probabilmente resteranno alla figlia Anna ma non è detto che no potranno essere indossati anche dalla nuoca Sophie, molto stimata da Elisabetta, da Kate e da Camilla.
14 settembre 2022 (modifica il 14 settembre 2022 | 18:41)
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, 2022-09-14 21:01:00, Tiare, diademi, collane, orecchini, spille. Il patrimonio privato di Elisabetta in gioielli è enorme, oltre 300 pezzi. Oltre ai diademi soltanto «in uso» da parte della famiglia reale. Ecco come sarà suddiviso e utilizzato, Elisa Messina