I pagamenti, le precisazioni e il ruolo di Capuano: i dubbi che restano sulla missione di Salvini a Mosca

I pagamenti, le precisazioni e il ruolo di Capuano: i dubbi che restano sulla missione di Salvini a Mosca

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di Virginia PiccolilloLa Lega: ci sono le prove della nostra correttezza La precisazione dell’ambasciata russa sull’«assistenza» a Matteo Salvini nell’acquisto dei biglietti per Mosca, a causa «delle sanzioni», avrebbe voluto chiarire tutti i contorni della missione annullata, eliminare sospetti e ombre. Ma alcuni dubbi rimangono. Il primo dubbio è: Matteo Salvini era stato informato di questa nota dell’ambasciata, che ha spiegato per filo e per segno come mai i biglietti erano stati pagati da Mosca? Dal suo entourage assicurano di no. E qui scatta il secondo dubbio. Perché quell’accenno specifico da parte dell’ambasciata al pagamento in «rubli» fatto in modo da aggirare «le sanzioni» tramite «un’agenzia di viaggi russa»? Che bisogno c’era di aggiungere dettagli e la valutazione: «Non vediamo nulla di illegale in queste azioni»? Un’«ovvietà» minimizza lo staff del segretario del Carroccio, che aggiunge: «Questa nota non la leggiamo come uno sgarbo o un tentativo di mettere Salvini in difficoltà». Ma che, per il leader di un partito di maggioranza, di un governo che le sanzioni contro la Russia le sostiene, può rappresentare motivo di imbarazzo. Alimentando gli attacchi degli avversari politici, che ieri andavano dalla «figuraccia» all’«ambiguità», via via fino all’accusa: «Salvini è pericoloso per la sicurezza nazionale». Lui ribadisce di aver fatto tutto alla «luce del sole» ma ancora non è molto chiara la parte interpretata da Antonio Capuano, l’ex deputato forzista, oggetto di attenzione, secondo La Verità, da parte dell’antiriclaggio, per il vorticoso giro di milioni che ha coinvolto, negli anni, anche le sue ricchissime fiamme: Madeleine Mbone, sua attuale compagna, con un patrimonio milionario spiegato con «lasciti». E la sua ex Sabah al Sabah Manar forse familiare dell’emiro del Kuwait. Mentre l’antiriciclaggio lo sospetta di aver usato la Mbone e un professore, Ibrahim Alghuseen, come prestanome, Capuano in questi giorni si è proposto in alcune interviste come la mente di questa missione per chiedere il «cessate il fuoco» Russia-Ucraina. Ha illustrato un piano e una strategia che avrebbero dovuto coinvolgere anche il Papa e che avrebbe ricevuto segnali dal Cremlino. E si è accreditato come consulente di Salvini. Ma perché dalla Lega ci tengono a prenderne le distanze, chiarendo che Capuano non fa parte del partito e non ha un ruolo? Una cosa è certa, quei biglietti costosi, circa 1.000 euro l’uno, dovevano coprire la seconda tratta del volo Roma-Mosca. Essendo sospesi i voli diretti occorreva fare scalo a Istanbul. Quei biglietti che dovevano coprire la restante tratta — è la motivazione fornita dall’ambasciata e dallo staff di Salvini — non potevano essere certo acquistati in aeroporto. Da lì l’anticipo dell’acquisto fatto dall’ambasciata. Ma, rassicurano dal Carroccio, ci sono le prove dei precedenti tentativi di acquisto dei biglietti direttamente con le carte di credito: tentativi tutti falliti. E documenti che dimostrano che i soldi sono stati restituiti. Restano oscure anche le modalità con cui Capuano aveva immaginato si dovesse svolgere la trasferta, poi saltata. Secondo la Verità l’interlocutore della Lega sarebbe stato Oleg Kostyukov, che non è tra i 30 diplomatici espulsi da Roma, ma è figlio di Igor, direttore del Gru, il servizio segreto militare russo. 12 giugno 2022 (modifica il 12 giugno 2022 | 11:38) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-12 10:21:00, La Lega: ci sono le prove della nostra correttezza, Virginia Piccolillo

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