La proposta lanciata dal Presidente della Commissione Cultura del Senato, Mario Pittoni*
L’accorpamento di molte scuole in un unico istituto – ricordava ItaliaOggi la settimana scorsa – ha determinato la costituzione di istituzioni scolastiche con plessi spesso ubicati in Comuni diversi.
A volte questo ha come conseguenza che il dirigente scolastico assegna la cattedra in un Comune che non è quello del docente, in nome di un’autonomia che presuppone un corpo docente unico e coeso nel rag giungimento degli obiettivi del piano dell’offerta formativa.
E con la cancellazione dell’ambito come centro di titolarità del docente (uno degli oggetti del mio ddl sulla chiamata diretta) l’appartenenza alla singola istituzione scolastica autonoma assume ulteriore rilievo. Per evitare, comunque, che il potere organizzativo del dirigente scolastico travalichi i limiti del rispetto delle esigenze personali e familiari del docente, la contrattazione integrativa nazionale e territoriale, nonché quella d’istituto, possono dettare regole precise e ineludibili per assicurare nei limiti delle risorse di organico la migliore dislocazione a livello geografico di tutto il corpo docente.
Per inciso, si osserva che questo è ciò che accade da sempre nei confronti del personale Ata, per il quale non è mai esistita la titolarità di plesso.
*Presidente commissione Cultura del Senato e responsabile Istruzione della Lega
Fonte dell’articolo: Italia Oggi