I ragazzi sono più bravi in matematica rispetto alle ragazze? Uno stereotipo di genere, ecco cosa può fare la scuola per smontarlo. INTERVISTA a Daniela Bagattini (Indire)

I ragazzi sono più bravi in matematica rispetto alle ragazze? Uno stereotipo di genere, ecco cosa può fare la scuola per smontarlo. INTERVISTA a Daniela Bagattini (Indire)

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Fiera Didacta Italia è una fiera che si tiene a Firenze. dedicata all’educazione e alla didattica. La fiera offre un’opportunità unica per incontrare esperti del settore, partecipare a workshop e presentazioni, e scoprire le ultime tendenze e soluzioni nel mondo dell’educazione. Durante la fiera, i visitatori possono anche incontrare rappresentanti di istituti di formazione, editori, fornitori di tecnologie educative e molto altro ancora.

Daniela Bagattini, collaboratore tecnico Indire, ai microfoni di Orizzonte Scuola, analizza le tematiche riguardo gli stereotipi di genere, oltre al monitoraggio e studio delle attività delle scuole rispetto all’educazione di genere:

“In Italia, le ragazze si laureano più dei ragazzi e hanno generalmente migliori risultati a scuola, nonostante persistono alcune importanti differenze di rendimento, soprattutto in matematica. Anche nella scelta dei percorsi formativi, ragazzi e ragazze scelgono ancora percorsi molto differenti, nonostante non ci siano prove scientifiche che dimostrino che abbiano capacità diverse”.

“È importante lavorare su questi temi e la scuola dovrebbe essere il luogo in cui capire perché questo accade e come cambiare questa situazione. Per farlo, è necessario un intervento multiplo. Da un lato, serve uno sguardo di genere nella didattica, in modo che i docenti possano cogliere queste sfumature e comprendere che, ad esempio, dietro a una ragazza che ha difficoltà in matematica, non c’è una scarsa capacità, ma c’è spesso una paura di quella materia”.

“In questo senso, è stato realizzato un importante progetto di formazione online per le docenti e i docenti in collaborazione con la Regione Toscana. Inoltre, stiamo conducendo ricerche sul ruolo della scuola, poiché la prospettiva di genere non si limita alla didattica, ma riguarda anche tutta l’istituzione scolastica, dal modo in cui la scuola comunica e gestisce gli spazi, al rapporto con il territorio”.

“Alcune scuole stanno sperimentando una “Carta della Qualità” elaborata da Oxfam, una sorta di griglia di autovalutazione sulla parità di genere, che le scuole utilizzano per riflettere su questi temi e per decidere come intervenire. Il nostro auspicio è che il tema della parità diventi un elemento di autovalutazione che faccia parte dei documenti ufficiali della scuola”.

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