Parkinson, i sintomi  da non trascurare che compaiono prima dei tremori

Parkinson, i sintomi da non trascurare che compaiono prima dei tremori

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Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa causata dalla morte progressiva di alcune cellule del cervello che producono dopamina, un neurotrasmettitore che controlla i movimenti automatici del corpo. L’esposizione a idrocarburi, pesticidi, erbicidi, solventi o l’assunzione in modo indiscriminato di farmaci antipsicotici tipici o antinausea favorisce l’insorgenza della malattia.

«I sintomi precoci non motori possono manifestarsi fino a dieci anni prima della diagnosi della malattia. Quando compaiono i sintomi caratteristici del Parkinson come i tremori o la rigidità, la metà dei neuroni che producono dopamina sono già morti» sottolinea Gianni Pezzoli, neurologo, presidente dell’Associazione Italiana Parkinsoniani e della Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson. Per questo è bene non trascurare alcuni sintomi precoci per intervenire in tempo sulla malattia. Attenzione: non è affatto detto che con uno di questi sintomi non correlato ad altre patologie bisogna per forza pensare al Parkinson o una malattia neurologica, ma può valere la pena parlarne con uno specialista.

«Si tende a dividere la malattia di Parkinson – precisa Pezzoli – come malattia alta che ha un’aggressione craniale, magari dal naso dagli occhi, dalla gola o come malattia distale, che ha un’aggressione dall’intestino. La malattia che nasce dal cranio porta a una riduzione dell’olfatto, quella che incomincia dall’intestino porta maggiormente a una stipsi e a una riduzione della pressione del sangue quando il paziente è in piedi e a un aumento della pressione del sangue quando il paziente è sdraiato» spiega Gianni Pezzoli.

26 novembre 2022 | 13:12

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, 2022-11-26 12:15:00, Il 26 novembre si celebra la giornata nazionale del Parkinson, una malattia neurodegenerativa ad evoluzione lenta, ma progressiva, che coinvolge funzioni quali il controllo del movimento e l’equilibrio. L’età media di esordio è intorno ai 60 anni, ma il 5% dei pazienti può presentare un esordio giovanile sotto i 40 anni. La genetica non aiuta: il 30% dei pazienti ha avuto un familiare che ha sofferto di Parkinson o sindromi correlate. Si stima che in Italia ci siano 400 mila persone malate di Parkinson, Cristina Marrone

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