Sessant’anni tondi. È il traguardo di Massimo Bottura, lo chef tre stelle Michelin che con la sua «Osteria Francescana» (aperta nel 1995) — meno di trenta coperti a Modena — è stato per ben due volte primo nella classifica dei 50’s Best Restaurants, che premia i cinquanta migliori ristoranti al mondo. Riconoscimenti che lo hanno portato a entrare (quale unico italiano, peraltro) nella cosiddetta Hall of Fame, una classifica — creata nel 2009 —a cui fanno parte tutti i vincitori (numeri #1) delle passate edizioni.
Dedizione al lavoro, passione e creatività, in questi anni Bottura ha cercato sempre di stupire e stupirsi, senza però dimenticarsi di chi è meno fortunato. È anche infatti l’ideatore, assieme alla moglie Lara Gilmore, di progetti che raccontano un’altra cucina, quella che si concentra su un tema sociale: la lotta allo spreco.
Con i suoi Refettori e la sua organizzazione non profit — Food for soul — Bottura ogni giorno dà nuova vita agli avanzi. Un atto quotidiano di fratellanza, il suo, ma anche di comunione, amore e consapevolezza che si rivolge a chi ha più bisogno.
Ma Bottura è anche colui che pensa ai colleghi in difficoltà. Sempre da Modena, durante la pandemia, lo chef si è dato da fare per cercare di risollevare il settore della ristorazione con diverse iniziative. Una su tutte, la famosa lettera all’ex premier Giuseppe Conte, in cui raccontava le sue cinque idee per salvare i ristoranti in quel momento critico.
Insomma, tante idee che fanno grande l’uomo e il professionista. Come i suoi piatti fatti di ingredienti pregiati. Quelli che caratterizzano di più lo chef? Parmigiano, aceto balsamico, mortadella, tortellini. Prodotti locali, della sua Modena. «Ma visti da dieci chilometri di distanza», cioè modernizzati, rinnovati, destrutturati, ricostruiti. Preparati con materie prime eccellenti e poi composti nel piatto seguendo le suggestioni più varie, dall’arte alla musica, passando (soprattutto) per la memoria dei sapori della sua infanzia. Nonostante l’affetto per la cucina italiana classica, quella che la mamma gli ha fatto conoscere da bambino, Massimo Bottura è riuscito a «slegarsi dalla tradizione, a differenza del resto d’Italia», come ha scritto la giornalista Jane Kramer nel lungo reportage che il New Yorker ha dedicato allo chef modenese.
Eccoli i piatti che hanno fatto la storia del suo ristorante «Osteria Francescana».
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30 settembre 2022 | 19:46(©) RIPRODUZIONE RISERVATA
, 2022-09-30 19:40:00, Nel giorno dei suoi 60 anni, oggi 30 settembre, vogliamo celebrare Massimo Bottura con 10 tra i suoi piatti più iconici (secondo noi). Due volte miglior chef al mondo, il genio visionario di «Osteria Francescana» ha fatto della cultura, della creatività, del rispetto per il prossimo e della solidarietà la propria cifra, valorizzando — rivisitandola — la cucina della tradizione , Redazione Cook