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Gli scrutini di fine anno fanno emergere anche un incremento delle sospensioni di giudizio: gli alunni che dovranno recuperare almeno un’insufficienza sono il 18,3%
di Redazione Scuola
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In crescita i promossi della scuola del primo grado; diminuiscono invece i non ammessi agli scrutini di giugno nella scuola secondaria di II grado, ma aumentano studentesse e studenti con sospensione del giudizio: lo rende noto il ministero dell’Istruzione che ha pubblicato sul suo sito i dati relativi agli esiti degli scrutini delle scuole secondarie di primo e di secondo grado.
Scuole medie
Nelle scuole medie gli ammessi alla classe successiva del primo e del secondo anno sono il 98,5%. Stabile il dato rispetto all’anno scorso (erano il 98,3%). A livello regionale, il tasso di ammissione alla classe successiva più elevato si registra in Molise (99,5%) e, a seguire, in Basilicata (99,2%) e in Puglia (99,1%).
Scuole superiori
Nelle superiori il 75,5% delle studentesse e degli studenti è stato ammesso alla classe successiva. L’anno scorso era stato il 76%. Calano in maniera omogenea i non ammessi nei vari indirizzi: nei Tecnici passano dal 9,4% all’8,9%, nei Professionali dal 10,8 al 10,3% e nei Licei dal 3,8% al 3,4%. La Regione che registra il maggior numero di ammessi alla classe successiva è la Puglia (82,8%). A seguire, la Calabria (82%), la Basilicata (81%) e la Sicilia (81%). Il 6,2% delle ragazze e dei ragazzi dovrà ripetere l’anno scolastico. Una lieve flessione rispetto all’anno scorso quando i non ammessi sono stati il 6,7%. Il primo anno, evidenzia ancora il ministero dell’Istruzione, si conferma quello che presenta maggiori criticità: l’8,1% dovrà ripetere l’anno scolastico, in aumento rispetto al 7,1% del 2020/21. Infine, gli scrutini di fine anno fanno emergere anche un incremento delle sospensioni di giudizio: alunne e alunni che dovranno recuperare almeno un’insufficienza sono il 18,3% (l’anno scorso erano il 17,3%).
, 2022-07-28 14:32:00, Gli scrutini di fine anno fanno emergere anche un incremento delle sospensioni di giudizio: gli alunni che dovranno recuperare almeno un’insufficienza sono il 18,3%, di Redazione Scuola