Avevano cercato di intimidire la velocista dopo i suoi post polemici e volevano rimpatriarla. La loro espulsione decisa per «il benessere» dei loro connazionali a Tokyo. È sempre più rottura tra il Comitato olimpico internazionale e quello di Minsk
Avevano cercato di intimidire la velocista dopo i suoi post polemici e volevano rimpatriarla. La loro espulsione decisa per «il benessere» dei loro connazionali a Tokyo. È sempre più rottura tra il Comitato olimpico internazionale e quello di Minsk