Dall’incontro tra gli studi del comportamento individuale e di gruppo (psicologia sociale) e gli studi della biologia delle relazioni (neurobiologia interpersonale) emergono nuove mappe e strumenti innovativi per l’insegnante e il dirigente. (VAI AL CORSO)
Uno di questi strumenti e approcci è quello definito della dialogicità, che non è solo un metodo di lavoro ma una cultura, un sentimento verso l’altro, una predisposizione alla reciprocità, alla parità e al riconoscimento di pluralità e intersoggettività.
Un approccio particolarmente funzionale a scuola non solo in classe ma anche nell’ambito delle relazioni tra dirigente e personale scolastico, in vista di un’abitudine orizzontale al confronto e alla convivenza organizzativa, requisito centrale per l’umanizzazione dei gruppi di lavoro e delle classi, premessa indispensabile per un “risveglio di risorse e intelligenze” diffuso e trasversale.
Le aree d’azione
Quali sono le aree di azione nell’ambito delle quali un facilitatore esercita l’approccio dialogico? L’area organizzativo-manageriale (dove opera il dirigente scolastico e il suo team di lavoro); quella comunicativo sociale e quella emotivo-psicologica (dove operano tutti gli attori di qualunque interazione); e quella dell’apprendimento in chiave pedagogica (dove operano gli insegnanti nei confronti degli alunni).
Avere dimestichezza con queste aree e agire in esse con competenze specifiche significa ottimizzare i tempi dell’apprendimento e del funzionamento dell’organizzazione scolastica mediante una rinnovata qualità delle relazioni.
Il ruolo del facilitatore
Tanto nelle relazioni di classe quanto in quelle professionali tipiche dell’organizzazione scolastica il facilitatore opera come un agente di aiuto, capace di mettere in interconnessione gli attori altrimenti isolati. In altre parole il facilitatore intercetta i bisogni della popolazione scolastica cui si mette al servizio e crea in funzione di questi bisogni risorse sociali, occasioni di incontro, esperienze di condivisione.
Il corso
Su questi argomenti il corso Pratiche dialogiche per facilitare le relazioni a scuola, in programma dal 3 maggio, a cura di Pino De Sario.
PUNTI TEMATICI DEL CORSO
Unità 1 – Pratiche dialogiche
• Accogliere quello che dicono colleghi e studenti e andare incontro all’incerto
• Reciprocità, parità, intersoggettività
• Il metodo del dialogo aperto
• Come sviluppare in presidenza e in classe le pratiche dialogiche
Unità 2 – Facilitazione esperta
• Integrare compito e relazione
• Alternare la leadership direttiva con quella partecipativa
• Unione, gestione-risveglio, senso collettivo
• Elementi di dinamica di gruppo
Unità 3 – Strumenti e applicazioni
• Dialogo aperto
• L’arte di fare domande
• Ascolto attivo
• Parola circolare, inclusiva
• Affrontare un problema
• Condurre una riunione concludente e coinvolgente
• Esercizi e casi pratici
, 2022-04-25 04:31:00, Dall’incontro tra gli studi del comportamento individuale e di gruppo (psicologia sociale) e gli studi della biologia delle relazioni (neurobiologia interpersonale) emergono nuove mappe e strumenti innovativi per l’insegnante e il dirigente. (VAI AL CORSO) Uno di questi strumenti e approcci è quello definito della dialogicità, che non è solo un metodo di lavoro ma una cultura, un sentimento […]
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